Gesualdo, la Fondazione Carlo Gesualdo organizza due splendide serate di musica jazz lunedi’ 24 e martedi’ 25 agosto
La Fondazione Carlo Gesualdo, presieduta da Edgardo Pesiri, rinnova anche quest’anno il suo appuntamento con la musica jazz. Due le esecuzioni previste, nelle serate del 24 e del 25 agosto, con il patrocinio della Regione Campania, dell’Amministrazione Provinciale di Avellino e del Comune di Gesualdo.
Lunedì, 24 agosto, in piazza Umberto I, a Gesualdo, il violinista jazz Luca Ciarla renderà omaggio a Carlo Gesualdo da Venosa & Johann Sebastian Bach rivisitando in chiave contemporanea alcune loro composizioni. Un confronto entusiasmante tra due geni assoluti del passato. Gesualdo vs Bach si caratterizza anche per la presenza di brani originali di Luca Ciarla e di altri autori fortemente influenzati dai favolosi mondi musicali di Gesualdo & Bach. Un concerto informale e sorprendente, in continuo equilibrio tra scrittura e improvvisazione, tradizione e contemporaneità.
Il programma comprende musiche di C. Gesualdo, J. S. Bach, A. Piazzolla, L. Ciarla, F. Battiato. “È jazz quello che Luca Ciarla suona al castello ma anche barocco e non solo…tutto sembra così leggero, incantato e bello, perché il musicista valica i confini tra i generi musicali, come se non esistessero. Ascoltarlo è un’ esperienza musicale unica.” Così il Wolfsburger Nachrichten (Germania).
L’attore e doppiatore Enzo Filosa presenterà l’esibizione musicale ripercorrendo la storia biografica del Principe dei Musici Carlo Gesualdo.
Luca Ciarla – Biografia
Nato a Termoli, in Molise, Luca Ciarla inizia a suonare il violino e il pianoforte all’età di otto anni. A dodici studia al conservatorio e pochi anni dopo inizia ad esplorare anche il jazz e l’improvvisazione. Si laurea in violino nel 1993 e poi studia presso la Scuola di Musica di Fiesole e la Scuola di Alto Perfezionamento di Saluzzo. Nel 1996 si trasferisce negli Stati Uniti per seguire un master dell’Indiana University e per studiare jazz con David Baker. Successivamente porta a termine anche un dottorato in arti musicali dell’Università dell’Arizona dove insegna per alcuni anni. Vincitore di vari concorsi in Italia e all’estero, è stato premiato nel 1999 dalla prestigiosa organizzazione newyorkese Chamber Music America.
Nel corso degli anni Luca Ciarla ha lavorato con artisti del calibro di Greg Cohen, Chris Jarrett, Daniele Sepe, Joshua Bell, Edgar Mayer, Daniele Scannapieco, Danilo Rea, Sylvain Gagnon, Anthony Fernandes, Luciano Berio, Andrea Piccioni, Meklit Hadero, Simone Zanchini, Lello Pareti, Marco Siniscalco, Marina Rei, Blaine Whittaker, Mimmo Locasciulli, Luciano Biondini, Fabrizio Bosso, Sergio Cammariere, Rodolfo Maltese, Paola Turci, Luigi Tessarollo, Ferruccio Spinetti, Jacopo Martini. Dopo aver registrato con varie prestigiose etichette discografiche, fonda la Violipiano, casa di produzione che si occupa della sua attività artistica a 360 gradi. Dal 2012 tiene master class incentrati sullo sviluppo creativo nel mondo degli archi. Recentemente è uscito il suo nuovo disco, ViolinAir, presentato all’Auditorium Parco della Musica di Roma e a Webnotte di Repubblica TV.
Particolarissima e magica la serata che la Fondazione Carlo Gesualdo propone invece martedì, 25 agosto, in piazza Neviera, sempre a Gesualdo. Alle 21,00 la body painting performer Giusy Campolungo realizzerà decorazioni e composizioni multicolori sul corpo di una modella. A seguire, alle 22,00, la coppia Rapuano/Saetta, rispettivamente pianista e sassofonista, presenterà il progetto “The dragon and the carousel” che è un incontro di due esigenze interiori, misticismo e il desiderio di tenere vivo il fanciullo che è in noi. L’infinita ricerca artistica si fonde col puro divertimento nel fare musica. Da qui il titolo “The dragon and the carousel”: una condivisione di idee musicali vicine e nello stesso tempo lontane, fuse armonicamente in una sequenza di 7 brani originali all’interno di due distinte suites, più un ultimo breve brano tematico che chiude il disco. Una storia emozionale che traduce in musica racconti, immaginazione e fantasia materializzandoli attraverso l’improvvisazione. Ne deriva una sintesi che non avrà mai fine, dove i suoni si inseguono e si scontrano, dando vita a un vortice di sensazioni multiformi e armoniche tra di loro. Tensione e libertà, tradizione e ricerca per una musica che viene dal cuore.