Gravissimo lutto per il tifo biancoverde: è morto Alfredo Imbimbo, innamorato pazzo dell’Avellino

Alfredo Imbimbo non c’è più! Se n’è andato improvvisamente poche ore fa. La ferale notizia, in un battibaleno, ha fatto il giro di tutta la tifoseria biancoverde, lasciando attoniti tutti gli sportivi avellinesi.

Del resto, Alfredo è stato il simbolo del vero, autentico tifoso biancoverde: serio, mite, ma al contempo follemente innamorato del Lupo. La sua era un’autentica passione, iniziata verso la fine degli anni sessanta, e diventata irrefrenabile nella stagione 1972-1973, quella della magica cavalcata dei Lupi verso la prima storica promozione in serie B.

Nei successivi tre lustri, da testimone oculare, ha accompagnato il suo più grande amore, l’Avellino, durante le stagioni del massimo splendore della gloria dei Lupi, culminata con il decennio di permanenza dei suoi amatissimi colori nell’olimpo del calcio italiano.

E quando la dea bendata decretò la retrocessione dell’Avellino in serie B, in un funesto pomeriggio di trentanni orsono, nella Scala del calcio mondiale, dopo l’inutile pareggio dei biancoverdi in casa dell’Inter, Alfredo si lasciò cadere su un marciapiede dell’antistadio milanese, e diede sfogo a tutta la sua irrefrenabile tristezza con un commovente pianto, che fu immortalato da immagini televisive e da una foto, che poi fecero il giro del mondo.

Alfredo, era un Lupo vero, e per lui non c’era sconfitta che potesse intaccare il suo sconfinato amore per i colori biancoverdi. Ha seguito l’Avellino, in qualsiasi categoria militasse, anche e soprattutto dopo quel maledetto luglio del 2009, quando la gloriosa compagine irpina fu cancellata dai campionati professionistici. Continuò a seguirla, ripartendo dalla serie D. 

Negli ultimi anni, nonostante una grave malattia lo costringesse a portare con sè una “valigetta” con l’ossigeno, non aveva mai mancato un appuntamento con il suo Avellino.

Ora che è volato in cielo, tutto il popolo biancoverde piange le sue stesse lacrime di disperazione, quelle immortalate nella foto di trent’anni fa. 

Alla famiglia del carissimo amico Alfredo giungano le più sincere condoglianze del nostro giornale.

 

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