Grosseto, via libera per il rigalleggiamento della Concordia: lascerà il Giglio il 21 luglio
E’ arrivato finalmente il via libera all’ultima fase dell’operazione di rimozione della Concordia. Nella riunione tenuta questa mattina nella sede del Dipartimento della Protezione Civile a Roma, l’Osservatorio per il monitoraggio ha dato l’ok all’operazione di rigalleggiamento. Se le condizioni meteo lo permetteranno, dunque, lunedì mattina inizieranno le operazioni, che dovrebbero durare alcuni giorni.
“L’Osservatorio di monitoraggio – si legge in una nota diffusa dalla Protezione Civile a conclusione di una riunione presieduta dal commissario delegato Franco Gabrielli – ha ritenuta valida la documentazione integrativa presentata nei giorni scorsi da Costa Crociere per poter dare il via libera alle operazioni di rigalleggiamento della Concordia“. L’autorizzazione sarà formalizzata “nella giornata di domani, quando saranno disponibili gli ultimi elementi di dettaglio. Di conseguenza, se le condizioni meteo lo consentiranno, lunedì 14 luglio potranno iniziare le operazioni per il refloating della Concordia”. Dettagli sull’operazione e conferma dell’inizio delle attività verranno forniti domani, a Isola del Giglio, presso la sala briefing allestita nella sede della scuola Raniero Maltini di via Provinciale 41, nel corso di una conferenza convocata per le ore 16.00.
Se le operazioni di rigalleggiamento del relitto, previste a partire da lunedì prossimo, procederanno senza intoppi, la Costa Concordia, trainata da rimorchiatori, lascerà l’isola del Giglio lunedì 21 luglio. Lo rende noto Costa Crociere.
Le operazioni di rigalleggiamento – conferma Costa Crociere – partiranno alle ore 6.00 di lunedì mattina. La prima fase prevede che la Concordia sia rigalleggiata di circa due metri dalle piattaforme e poi spostata, con l’aiuto dei rimorchiatori, 30 metri verso Est. A quel punto la nave sarà saldamente ormeggiata e i tecnici potranno completare l’installazione e il tensionamento di alcuni cavi e catene e abbassare i cassoni del lato di dritta per far loro raggiungere la posizione definitiva. Seguirà poi il rigalleggiamento vero e proprio: un ponte alla volta dal ponte 6 al ponte 3 compreso. Complessivamente le operazioni richiederanno circa 6 o 7 giorni.
Tutto pronto per l’ora X: le 6 di lunedì, quando al Giglio cominceranno le operazioni per far rigalleggiare la Concordia. I tecnici di Titan-Micoperi – il consorzio che ha il compito di recuperare la nave – guardano con attenzione i bollettini meteo-marini: c’è una perturbazione nel weekend, ma lunedì le condizioni dovrebbero migliorare. Trapela dunque ottimismo, anche se il via libera ci sarà domenica, quando le previsioni saranno più attendibili. Nulla può essere lasciato al caso, tutto deve essere perfetto. E’ il vento la principale minaccia, in particolare quello di scirocco. Con raffiche superiori ai 20 nodi, in qualsiasi direzione, il semaforo sarà rosso. Troppi rischi, vista la delicatezza delle manovre da fare. Altra causa ostativa all’avvio dell’operazione è il mare mosso: anche qui c’è una soglia da non superare: quella dei sei secondi tra il picco di un’onda e quello della successiva. Le onde lunghe renderebbero infatti molto complicato il lavoro degli addetti del consorzio.
Per il fine settimana – e domenica in particolare – le previsioni indicano una giornata di maltempo praticamente in tutta Italia, con precipitazioni temporalesche pure sulla Toscana, ventilazione sostenuta e mari molto mossi intorno alla Sardegna. A fine giornata tuttavia, la perturbazione dovrebbe allontanarsi e per lunedì c’è una tendenza al miglioramento. Da martedì, poi, entra decisamente l’alta pressione e il tempo sarà sereno e quindi ‘amico’ del progetto Concordia. Le operazioni di rigalleggiamento dovrebbero durare tra i quattro ed i sei giorni e poi ci sarà l’ultimo viaggio della nave verso Genova, che durerà intorno ai cinque giorni. Anche in questo caso le condizioni meteomarine saranno decisive per la buona riuscita dell’impresa.
C’è però da considerare che l’andatura della Concordia sarà molto lenta, a due nodi. Una ‘velocità’ che dovrebbe mettere al riparo dal rischio di mare mosso. Due le rotte previste: sarà scelta quella più conveniente in base ai venti ed alla corrente. L’appuntamento decisivo è dunque per domenica sera. Previsioni meteo e mare alla mano, il ‘senior salvage master’ Nick Sloan – dopo l’ok dell’Osservatorio – darà il via libera per la mattina seguente alle operazioni che riporteranno in navigazione il gigante del mare mandato ad infrangersi sugli scogli davanti al Giglio da una sciagurata manovra il 13 gennaio del 2012.
Sindaco Giglio: “Rimozione? Nessun festeggiamento”
“Siamo entrati nella fase critica e ci stiamo avviando verso quella finale. Una volta che la Concordia si sarà allontanata definitivamente dalla nostra isola non faremo nessun festeggiamento perché quella che abbiamo vissuto in questi oltre due anni è e rimane una tragedia e il Giglio dovrà farsi carico della memoria di questo drammatico evento“. Così Sergio Ortelli, sindaco del Giglio, intervenendo in Consiglio Comunale alla vigilia dell’avvio dei lavori di rimozione del relitto. “Quello che ancora oggi non sappiamo, se non attraverso comunicazioni verbali in occasione di pubblici incontri, sono gli orari in cui le operazioni prenderanno il via, le limitazioni alla balneazione delle spiagge e quelle all’utilizzo dei traghetti e della portualità – ha aggiunto Ortelli -. Ciò che come gigliesi ci auguriamo è che questa ultima fase si concluda il prima possibile ma dobbiamo anche vedere riconosciuto il nostro diritto alla restituzione del nostro territorio integro e ripulito entro un anno”. Quanto alle piattaforme Ortelli ha riferito del parere espresso, in modo netto e contrario, da parte del ministero dell’Ambiente che ha competenza sulla materia. Nelle prescrizioni il ministero ha intimato la rimozione di ogni genere di oggetto nel mare. Da questo punto di vista, ha concluso Ortelli “la discussione che si è aperta al Giglio potrà essere eventualmente affrontata qualora il ministro dell’Ambiente Galletti verrà in visita all’isola”.
Da Ansa.it