Grottaminarda, riqualificate la Scalinata dei Giardini De Curtis e le Arcate del Carmine
Terminati i lavori di riqualificazione della scalinata di Piazza XVI Marzo e delle Arcate del Carmine nei Giardini De Curtis. L’intervento di manutenzione ha ridato decoro e dignità alla bella scalinata imbrattata da scarabocchi ed usurata da tempo ed alla monumentale struttura di recupero di tre arcate del Chiostro del Convento dei Carmelitani dell’ex Chiesa del Carmine risalente al XVI secolo, dunque un pezzo importante della storia di Grottaminarda.
Un bellissimo colpo d’occhio per uno dei luoghi maggiormente vissuti e frequentati di Grottaminarda, soprattutto dai giovani, l’auspicio è che questo decoro ora venga rispettato e mantenuto.
I lavori di ripristino dell’intonaco e la pitturazione passata dal giallo al color avorio che ben si sposa con la pietra e con gli altri materiali che arredano la piazza ed i giardinetti, sono iniziati lo scorso dicembre grazie ad economie di spesa su altri interventi.
«Era una manutenzione necessaria che volevamo a tutti i costi realizzare, è durata un po’ più del previsto a causa anche delle condizioni meteo – spiega Edoardo De Luca, Assessore al Decoro Urbano ed alla Manutenzione del Patrimonio demaniale – Ma finalmente siamo riusciti a terminarla. Ora sarà ancora più piacevole fare una passeggiata tra piazza XVI Marzo ed i Giardini de Curtis, goderci la primavera in un ambiente urbano molto più decoroso ed accogliente.
Restano purtroppo alcune scritte sulla pietra e sulla ghisa di uno dei fontanini. Lì è molto più complicato intervenire, non basta una mano di vernice ma al più presto interverremo anche su quello. Mi piacerebbe che i ragazzi che a cuor leggero hanno imbrattato la pietra di un monumento così antico come lo sono le tre arcate del Convento si rendessero conto del danno che hanno compiuto e della difficoltà per eliminare le scritte sulla pietra antica senza rischiare di rovinarla definitivamente. Faccio appello a loro – conclude l’Assessore De Luca – ad avere maggior rispetto per i nostri luoghi e per la nostra storia».