Grottaminarda, seduta del Consiglio comunale del 25 maggio: le precisazioni del Vice Sindaco Bruno
Lo scorso 25 maggio si è svolto il Consiglio comunale di Grottaminarda con accese discussioni tra maggioranza e minoranza che hanno riguardato diverse tematiche ed in particolar modo le tariffe Tari e Imu.
Michelangelo Bruno, Vicesindaco di Grottaminarda, dopo aver letto alcune inesattezze sull’argomento e “licenze poetiche” che hanno enfatizzato frasi dette per sdrammatizzare momenti in cui il confronto stava esasperando gli animi dei presenti, ha deciso di spiegare nel dettaglio le questioni che ritiene non essere conformi ai fatti realmente accaduti, tra l’altro verificabili nella registrazione della seduta di Consiglio sul canale YouTube dell’Ente:
«Tengo a fare delle precisazioni su notizie che ho letto e che ritengo non essere pertinenti alla realtà. Credo sia doveroso fare questa precisazione perché abbiamo il dovere istituzionale e morale di comunicare in modo trasparente con la nostra cittadinanza. Mi è dispiaciuto che siano passati messaggi approssimativi su alcuni punti perché sono stati fraintesi, facendo passare un messaggio sbagliato.
Per quanto concerne la conferma dell’attuale aliquota Imu, ritengo che, a fronte di una situazione finanziaria dell’Ente nota, riconfermare le tariffe dell’anno precedente comprese le riduzioni per particolari casi sulle attività commerciali e artigianali sia un segno di resistenza e di salvaguardia dell’economia della nostra comunità, almeno per il momento.
Rispetto all’affermazione della minoranza che ci ha detto che si poteva fare di più senza dire, in pratica, in che modo, trovo che sia un modo di fare politica approssimativo, da cui mi discosto completamente perché è giusto sollevare problemi quando e se ci sono ma ritengo fondamentale proporre e cooperare nel trovare soluzioni. Sollevare problemi è semplice, possono farlo tutti, cercare di trovare delle soluzioni rientra nei compiti di chi ha realmente a cuore il benessere della comunità.
Durante lo svolgimento del Consiglio ho accennato che è al vaglio della Giunta comunale una proposta per ulteriori riduzioni ma essendo una persona pragmatica non mi piace regalare sogni o promettere, non l’ho mai fatto, fino a quando non sono certo dell’esecutività di ciò a cui lavoro. Questo per sottolineare che ci stiamo impegnando e stiamo lavorando affinché non ci siano ulteriori aumenti ma anzi stiamo cercando soluzioni da far combaciare ovviamente con lo stato di cose attuali. Va da sé che questi sono aspetti delicati, imprescindibili e consequenziali ad altre situazioni altrettanto delicate. Riconfermare le tariffe del 2022 con annesse riduzioni dello stesso anno, a mio avviso, rappresenta già una parziale vittoria, considerando la situazione che abbiamo trovato.
Quindi rimarcare che si poteva fare di più senza spiegare in che modo, la trovo un’affermazione superflua e poco costruttiva – prosegue il Vicesindaco – Determinate critiche non sono costruttive perché si basano su considerazioni che valutano solo la fetta di una torta quando andrebbe considerato l’interezza, però pur di polemizzare si vede e si valuta il particolare o il totale in base alla convenienza del momento. Un atteggiamento che trovo poco corretto e sleale in generale, soprattutto, in ambito politico amministrativo.
Sempre sull’IMU, ho invitato i cittadini a non perdere di vista alcune possibilità di riduzione dell’imposta che riguardano particolari situazioni di destinazione d’uso dell’immobile. Si tratta di situazioni di vantaggio per i cittadini che non sono molto utilizzate. Anzi, colgo quest’occasione per rimarcare il mio invito a non perdere di vista le agevolazioni previste.
La seconda questione che mi preme chiarire riguarda la Variazione di bilancio e vorrei precisare questo aspetto affinché i cittadini comprendano che l’esternazione ironica detta dal Sindaco in consiglio comunale non deve essere presa ed interpretata in senso letterale perché era canzonatoria. Quindi il porre l’accento su questa battuta trovo che sia sbagliato.
L’esternazione del Sindaco è stata fatta perché la minoranza stava avendo un atteggiamento polemico e fuori luogo perché stava strumentalizzando la procedura dell’urgenza quando la variazione di bilancio deve passare obbligatoriamente per il Consiglio perché questa è la procedura corretta. Quindi era una situazione, quella sollevata dalla minoranza, che riguardava la lana caprina, polemizzando sulla procedura corretta, un atteggiamento, ribadisco, puramente strumentale.
Un ultimo aspetto che non è stato riportato e che mi preme rimarcare riguarda il Revisore dei conti. – conclude Michelangelo Bruno – Durante il consiglio comunale la minoranza ha tentato una strumentalizzazione anche su questo, ed ho sottolineato che il parere del Revisore, positivo ma condizionato, a mio avviso, appare più come un parere politico che tecnico».