I Lupi sfatano il tabù Latina: vincono (1 -2) con pieno merito contro i Pontini e portano a casa tre punti di platino
Latina – Avellino 1 – 2
Latina: Farelli; Brosco, Cottafava (70′ Dou-Dou), Esposito (48′ Dellafiore); Angelo, Sbaffo, Viviani, Crimi, Rossi; Sforzini, Petagna (60′ Paolucci). A disp.: Spilabotte, Bruscagin, Bruno, Milani, Valiani, Almici. All.: Beretta.
Avellino: Gomis; Pisacane (72′ Bittante), Vergara, Chiosa; Regoli, Arini, Kone, Schiavon, Zito (56′ st Visconti); Castaldo, Arrighini (26′ Comi). A disp.: Frattali, Petricciuolo, Pozzebon,Soumarè, Angeli, D’Attilio. All.: Raselli.
Arbitro: Baracani di Firenze.
Marcatori: 6′ pt Sforzini (L), 44′ pt Castaldo, 22′ st Vergara.
Ammoniti: Castaldo, Sbaffo (L), Esposito (L), Koné, Rossi (L), Gomis (A), Crimi (L), Dellafiore (L), Schiavon. Angoli: 9-5 per il Latina. Rec.: 2′ pt; 6′ st.
Alzino la mano coloro che, alla vigilia di questa terribile trasferta in terra pontina, erano convinti di una vittoria dei Lupi. Francamente, guardando al potenziale tecnico e, soprattutto ai soldi spesi dalla società laziale, i ragazzi di Rastelli erano attesi da una gara notevolmente impegnativa, e per giunta lontana dalla propria tana. Invece, l’Avellino ha sbalordito tutti, non solo e non tanto per la vittoria ottenuta ai danni dei favoritissimi nerazzurri, ma anche perchè ha saputo giocare il calcio che meglio si attaglia al proprio dna tencico-tattico. Per larghi tratti del match del Francioni, la compagine biancoverde è tornata ad essere quella tosta, umile, battagliera e scorbutica dello scorso anno. Giocando come solo poteva fare (sul piano della produttività tattica) contro il potenziale offensivo pontino, l’Avellino ha imbrigliato a dovere le fonti del gioco laziale, rendendo quasi innocuo l’attacco nerazzurro.
E dire che la gara si era messa per i Lupi come peggio non poteva fare, visto che dopo soli sei minuti i Pontini erano già in vantaggio, complice purtroppo un’indecisione di Gomis, che aveva respinto un calcio di punizione parabilissimo di Viviani, dando la possibilità a Sforzini di ribadire a rete. Ma, forse anche grazie ad un atteggiamento mentale sbagliato da parte degli uomini di Beretta, proprio dal momento dello svantaggio in poi, è salito in cattedra l’Avellino, prendendo ben presto possesso sia del campo che della partita. Dopo un’intera prima frazione di gioco nel corso della quale l’Avellino faceva il Latina, ed i Pontini erano votati alla sofferenza, rintanati com’erano nella propria metà campo, senza portare alcun tentativo di ripartenza, il pareggio di Gigi Castaldo, al 44′, è giunto come inevitabile sigillo ad una prestazione fino ad allora davvero encomiabile dei Lupi: cross dalla trequarti sinistra di Schiavon, intervento a vuoto di un difensore proprio sul secondo palo, stop di petto e tiro al volo del bomber giuglianese, e gol capolavoro. Una rete, quella di Gigi da autentico attaccante da massima categoria.
Dall’intervallo è uscito un Latina che, ferito nell’orgoglio, ha tentato di proporre qualcosa sul piano offensivo, ma le idee dei Beretta boys erano poco lucide, se non latitanti, considerato pure che i Nerazzurri puntualmente andavano a cozzare contro il muro dei Biancoverdi, ottimamente attestatisi nella propria trequarti, molto compatti e corti, proprio come aveva richiesto Rastelli alla vigilia. Cosi per la prima parte della seconda frazione di gioco il canovaccio tattico del match si è snodato sul copione classico: Pontini che portavano palla fino ai trenta metri, ma poi si smarrivano e perdevano palla. Il merito dei Lupi è stato quello di avere saputo controllare con ordine le avanzate dei padroni di casa, per poi tentare di proporre dei rapidi capovolgimenti di fronte che potevano davvero far male ai ragazzi di Beretta. Il gol della vittoria biancoverde, arrivato al 67′, è stato realizzato, sì, su azione susseguente a calcio piazzato, ma la punizione quasi sul vertice sinistro dell’area del Latina, è stata concessa dopo che Comi si stava involando a seguito di una positiva ripartenza dei Lupi. Potente e preciso il tiro di sinistro di Visconti, che il portiere pontino non ha trattenuto, dando la possibilità a Vergara di mettere dentro in spaccata.
Gli ultimi 25′ minuti del match hanno visto i padroni di casa tentare delle percussioni sulla trequarti che non sfociavano mai in conclusioni pericolose. L’intelligente muro alzato dai ragazzi di Rastelli a protezione degli ultimi trenta metri ha retto alla grande e, tranne in occasione di un’ottima parata da parte di Gomis su colpo di testa di Sforzini, il Latina ha creato davvero poco.
E’ finita, cosi, con un’insperata quanto meritata vittoria dei Lupi, che non solo li rilancia in classifica, ma infonde nella loro mente un livello di autostima davvero ragguardevole.
Insomma è ufficiale: l’Avellino brillante, positivo, pragmatico e vincente del girone di andata dello scorso anno, è tornato! Ed ora sotto a chi tocca!