Il magico 2013 dei Lupi: il pagellone – A D’Angelo e al Presidentissimo il massimo dei voti

Di Masi      7

Una piccola fetta della squisitissima torta (ciliegina compresa) della fantastica cavalcata biancoverde porta anche la firma del rosso portierone. Chiamato in causa (in luogo di un nervoso Fumagalli) nella fase cruciale del campionato di Lega Pro, Peppino ha fatto in pieno il proprio dovere, opponendosi con esperienza, freddezza e perizia tante volte alle minaccie degli attaccanti avversari. Un grazie di cuore da parte di tutti i tifosi avellinesi a quello che oggi è il terzo portiere dei Lupi. E fa niente se nel suo recentissimo ritorno tra i pali allo Juventus Stadium, nel gran gala al cospetto della Vecchia Signora del calcio, è stato tradito dall’emozione.

Terracciano   8.5

Lo spilungone di Terra di Lavoro è stata certissimamente una delle piu’ liete sorprese di questo fantastico campionato cadetto dei Lupi. Le sue spettacolari parate hanno portato diversi punti al gran girone di andata dell’Avellino. Fuori diverse partite per infortunio, i tifosi biancoverdi contano nervosamente i giorni che separano Pietro dal rientro tra i titolari.

Seculin     7

Partito titolare ad inizio di questo torneo cadetto, il portiere ex Fiorentina è stato superato nelle gerarchie da Terracciano. Attualmente sostituisce il Casertano, ancora fermo ai box. Il giudizio su di lui è certamente lusinghiero, ma al momento, il confronto con l’ex Catania lo vede soccombere.

Izzo       9.5

La sua è stata un’ascesa addirittura esponenziale, che ha palesato superando con irrisoria naturalezza il trapasso tecnico tra la Lega Pro e la cadetteria; grinta, classe e personalità eccelse, costituiscono premesse e promesse per una carriera ai massimi livelli; Armando, lasciatecelo dire, già adesso non sfigurerebbe come titolare anche nella difesa Napoli, società che ne detiene la comproprietà.

Fabbro     8.5

Al magnifico campionato di Lega Pro, ha fatto seguire un esordio in cadetteria addirittura sugli stessi alti livelli della precedente stagione agonistica; il possente difensore, ancorchè non elegantissimo, ha messo al servizio della squadra e dello spogliatoio (sia quando ha giocato, sia quando è stato fermato dagli infortuni) il proprio inconfutabile carisma e la grande capacità di “portare per mano” i compagni piu’ giovani.

Peccarisi    8

Il gigante ex Ascoli si è finora rivelato un acquisto piu’ che azzeccato: grande personalità ed esperienza da vendere, in uno con una tecnica addirittura raffinata per un semplice difensore; grande la sicurezza che offre all’intero reparto difensivo dei Lupi; speriamo soltanto che le sue quasi 36 primavere non ne fenino la continuità di rendimento.

Pisacane     8

Lo scugnizzo dei Quartieri spagnoli ha portato ai Lupi carattere indomabile, grande senso della posizione, ed un’innata attitudine all’anticipo, che ne fanno un mastino quasi insuperabile; non una roccia dal punto di vista fisico, sopperisce con l’intelligenza ed il notevole tempismo ai centimetri mancanti;

Bittante    9

Il ventenne ex Fiorentina, al positivissimo campionato di Terza Serie ha fatto seguire un impatto con la cadetteria davvero inopinato sul piano delle capacità tenico-tattiche; dotato di un gran fisico, di doti atletiche non comuni, e di una grande poliedricità, Luca sta crescendo a vista d’occhio, tanto da farci pensare a lui come uno predestinato a calcare i campi della Massima Serie.

De Vito     6

Impiegato pochissimo in questo girone di andata, il difensore calabrese è apparso un pò “altalenante” nelle prestazioni; se le sue capacità di palleggio non sono da discutere, restano fondati i dubbi sulla personalità calcistica dell’ex Primavera del Milan, che non ha finora mostrato la grinta e la “cazzimma” giusta per un torneo estenuante e duro come quello cadetto.

Abero   n.g.

L’ex Under21 dell’Uruguay, a causa di una microfrattura ad un piede, è ancora “una meteora” per i tifosi biancoverdi; infortunatosi subtio al suo esordio con i Lupi, sta riprendendo pian piano la condizione migliore; ci auguriamo che possa essere proprio lui dei rinforzi per il difficile girone di ritorno.

Zappacosta    9.5

Il treno ciociaro, dopo uno strepitoso campionato di Terza Serie, è stato, anche in Cadetteria, tra gli assoluti protagonisti dello strabiliante girone di andata dei Lupi; la Nazionale Under21 azzurra gli ha spalancato le sue porte, ed una luminosa carriera è là ad attenderlo; probabilmente sin dal prossimo anno farà parlare di sè anche in serie A.

D’Angelo      10

Il massimo dei voti, e se occorre anche la lode, per questo ragazzo tutta umiltà e fatica, coraggio e generosità. Venuto via, in uno con la squadra biancoverde, dalla polvere e dal fango del calcio povero e di periferia, ha scalato insieme al team avellinese, di cui è divenuto indiscusso emblema di rinascita, tutti i “gradoni” che portano alle vette piu’ alte del Calcio Italiano. Il guerriero di Ascea, (appellativo coniato da chi lo sta seguendo dalla Quarta Serie, preconizzandone, in un altro pagellone pubblicato nel 2010 sulle colonne del glorioso AvellinoFans del collega Salvatore Marzullo, una carriera ancora tutta pregna di successi) ha già promesso solennemente di non volersi fermare qui.

Arini     9.5

Venuto quasi per caso giusto un anno fa dall’Andria, il centrocampista napoletano ha dato un contributo notevolissimo alla promozione dei Lupi in Serie B, rivelandosi un acquisto piu’ che azzeccato; ma le mirabilìe che ha mostrato nel difficile campionato cadetto, con un girone di andata stratosferico, hanno già fatto di lui un sorprendente “uomo mercato”, attese le numerose richieste piovute presso la sede dell’AS Avellino.

Schiavon    9

Giu’ il cappello davanti al centrocampista veneto: trattasi di un calciatore decisamente completo, in grado di fare con grandissima positività e produttività entrambe le fasi di gioco; a vederlo giocare, chi sa di questo sport si interroga sulle stranezze ed incongruenze del calcio che finora non hanno condotto il nome di Eros sul taccuino di operatori di mercato anche della Massima Serie;

Millesi      9

Il capitano biancoverde e’ rinato insieme ai Lupi, un pò come capitato a D’Angelo; Ciccio è tornato tre anni orsono con l’Avellino in II Divisione, e con i Biancoverdi ha fatto scalate importanti, dando un’impronta fondamentale all’ascesa ed al ritorno nel calcio che conta; A 33 primavere, anche in quest’anno solare, il Catanese è stato un vero e proprio trascinatore dento il campo, quando ha giocato, e maggiormente fuori dal campo, “tenendo insieme” uno spogliatoio giovane ed inesperto. Nel girone di andata del campionato cadetto, Ciccio non ha fatto mancare alla squadra la sua non comune esperienza e la sua notevole perizia tecnica.

Angiulli    7.5

Federico non ha trovato tantissimo spazio  tra i titolari, perchè, specie in cadetteria, sono sono state rarissime le sue apparizioni; tuttavia, vuoi per il preziosissimo contributo offerto nella trionfale cavalcata dei lupi in Terza Serie, vuoi per la sua enorme generosità e dedizione alla causa irpina, non possiamo non rendere onore al suo merito.

Massimo    7.5

Per Emiliano vale lo stesso discorso  fatto per Angiulli: serietà professionale e grandissime doti tecniche sempre al servizio della squadra; sempre al suo posto, senza mai un lamento, quando è stato chiamato in causa ha dato tutto ciò che poteva dare, mostrando la sua notevole eleganza e sapienza nel palleggio; prezioso il suo contributo anche fuori dal campo, specie con i compagni piu’ giovani di lui.

Herrera     7.5

Il piccolo panamense è anch’egli reduce dalla trionfale cavalcata della stagione in Terza Serie; in Cadetteria, purtroppo, non ha trovato lo stesso spazio, ma quando il mister lo gettato nella mischia ha saputo offrire il proprio contributo, in uno con qualche sprazzo delle sue innegabili virtù tecniche.

Togni     6

Annunciato come il classico “diamante” incastonato in un anello d’oro, il centrocampista brasiliano ha giocato pochissimo, vuoi per un serio infortunio, vuoi anche per questioni di “equilibrio” tattico, che la sua presenza in campo non garantiva; nelle poche partite disputate, si è comunque espresso a corrente alternata.

Dia Pape     6.5

Vittima anche lui di noie muscolari, ha disputato poche gare; da quel poco che si è potuto notare di lui, il colored ha mostrato buone doti atletiche ma scarsa “scioltezza” e “delicatezza” di piede; dalla sua ha la giovane età, tuttavia non sembra offrire ampie garanzie per una maglia da titolare.

Ladriere    n.g.

L’ultimo arrivato in casa biancoverde ha disputato appena mezzora, giusto nell’ultima gara del 2013, ma il centrocampista belga ha già avuto modo di dare un primo, chiaro, saggio delle sue potenzialità tecniche e, soprattutto, delle eccezionali prospettive tattiche che offre a Rastelli la sua presenza in campo.

Soncin     6

Il 36enne attaccante ex Ascoli  ha avuto tante possibilità per poter dire la sua in questo girone di andata, partendo anche nella formazione iniziale, ma c’è da dire che quasi mai ha saputo incidere positivamente nelle potenzialità offensive dei Lupi; di lui si ricorda quel bellissimo gol siglato contro il Carpi, ininfluente sul risultato, e poi poco altro; insomma non un brillante contributo finora.

Biancolino      8

Con i suoi 10 gol, il Pitone ha dato un contributo fondamentale alla promozione dei Lupi in Cadetteria: addirittura  4 le vittorie di campionato in altrettante partecipazioni del bomber di Capodichino al torneo di Terza Serie con la maglia dell’Avellino; quest’anno, anche per l’avanzare inesorabile degli anni (36), Raffaele ha vissuto ai margini della prima squadra.

Castaldo      9.5

Autentico uomo-squadra, sia in Terza Serie (dove ha messo a segno ben 14 reti) sia in questo lungo girone di andata in cadetteria, nel corso del quale, pur confrontandosi con difese molto piu’ forti tecnicamente, ha mostrato un repertorio di classe che è apparso sin da subito debordante anche per il secondo campionato nazionale. Castaldo è un’autentica miniera d’oro, non tanto per le casse della società (considerata la non piu’ tenera età del giuglianese), quanto per le prospettive tecnico-tattiche di mister Rastelli che di lui non saprebbe assolutamente fare a meno.

Galabinov    8.5

Il bomber bulgaro in pratica era un esordiente in cadetteria; ma, a giudicare dagli otto gol messi a segno, Andrej ha mostrato di essere il classico attaccante di categoria; alle riconosciute qualità fisico-atletiche, in alcuni frangenti, ha affiancato anche insospettabili virtù tecniche, testimoniate dall’ottima fattura dei gol siglati contro il Carpi, il Brescia e la magnifica punizione vincente contro il Modena.

Rastelli       9

Un campionato di Terza Serie vinto direttamente senza partire con i favori del pronostico; la conquista della Supercoppa di Lega nel duplice confronto con il Trapani; lo strabiliante terzo posto di questo girone di andata del campionato di serie B, la squadra guidata da Massimo Rastelli sta inanellando successi sempre piu’ incredibili e strabilianti. Il tecnico di Scafati si sta imponendo all’attenzione del grande calcio, e pensare ad un suo futuro nella massima serie del calcio italiano non è cosa distante dalla realtà. I tifosi biancoverdi si augurano, ovviamente, che Rastelli possa raggiungere l’Olimpo, conducendo i suoi magnifici Lupi ad un traguardo da sogno autentico.

Enzo De Vito   9

Notevolissimi i meriti dell’umile Direttore tecnico “di campagna” (come lui stesso ama definirsi) negli strepitosi successi dei Lupi in questo 2013 da incorniciare.  Enzo ha fatto del lavoro in silenzio (senza proclami e strombazzate) una religione da seguire, un cavallo di battaglia. Il ragazzo di Capriglia sta scalando, successo dopo successo, le piu’ alte vette del management sportivo italiano.

Massimiliano Taccone    9

Il lavoro dietro le quinte, senza mostrare neppure la faccia, sta diventando una vincente prerogativa dell’intera dirigenza avellinese. Il Direttore generale dei Lupi, virgulto della famiglia Taccone, in tandem con il “gemello” Enzo De Vito, costituisce una coppia vincente, che ormai è invidiata da mezza serie B, e forse anche oltre.

Walter Taccone    10

Il miracolo Avellino (3 promozioni in soli 4 anni di gestione) ha un nome e cognome imprescindibile ed inoppugnabile: Walter Taccone. Quello che ormai è da definire a tutti gli effetti “il Presidentissimo” ha confezionato, in cosi poco tempo, un’autentica ascesa sportiva, praticamente esponenziale; nella quale,  specie allorquando prese in mano (nell’agosto del 2009) la rinata società biancoverde, in pochissimi avrebbero creduto. Ma i successi che sul campo, e finalmente solo su quello (che è giudice supremo) ha saputo cogliere la sua squadra nel corso di questo magico 2013 hanno il sapore del trionfo. Ora, il terzo posto del girone di andata del campionato di serie B ha infuso nel presidentissimo un entusiasmo tracimante e contagioso. Guai a contraddirlo quando afferma che l’Avellino ha tutti i titoli tecnici per finire dritto in serie A. Lui ci crede ed i tifosi sognano. Del resto, qualcuno diceva che i sogni aiutano a vivere meglio.  E allora perchè non…assecondarlo?

 

 

 

 

 

 

 

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