Il medioevo sociale prossimo venturo…

 Nel commentare una tragica notizia, quale quella dell’omicidio della giovanissima Fabiana a Corigliano Calabro, occorre sangue freddo per non incorrere in tentazioni di natura social-vendicativa.

Eppure c’e’ poco da comprendere dinanzi ad una  tale forma di misfatto, che vede vittima una donna, purtroppo, sempre più frequentemente.

Ultimamente il killer assume, in maniera più o meno netta, le stesse connotazioni sociali: giovane, inoccupato, con una famiglia alle spalle disagiata, scarsa cultura e, mi dispiace dirlo, spesso meridionale.

Ma, a prescindere dall’identikit sociale, esiste un problema che sta scaraventando nettamente indietro di secoli tutte le conquiste sociali che il sesso femminile aveva faticosamente conquistato.

Mi riferisco, in particolar modo, al comportamento di alcuni uomini letteralmente “malati” di “sindrome da inferiorità culturale”.

Cioè, mentre la donna compie passi da gigante nel riaffermare il proprio ruolo, alcuni esponenti del mondo maschile retrocedono letteralmente al Medioevo.

Si perché solo nel Medioevo le donne venivano bruciate sul rogo, l’unica differenza e’che l’omicida di Fabiana ha utilizzato una latta di benzina.

Ora, i “media” nazionali si cimenteranno in trasmissioni in cui si andrà a sviscerare l’essenza e la personalità dell’omicida e, magari, si scoprirà che appartiene ad una famiglia “normale”.

Il problema e’ che pochi comprendono che tali episodi nascono da una profonda crisi culturale della società che, ovviamente, ha investito anche il valore della vita umana.

Occorrerebbe, innanzitutto, che le famiglie tornassero ad esercitare un controllo più serrato sui propri figli di modo che non si sviluppino più personalità come quelle del “mostro” di Corigliano Calabro e non vi più siano ragazze così ingenue da non  comprendere di frequentare una persona così abbietta.

Già, perché il problema nasce, secondo noi, dalla  errata convinzione che alcune giovani donne hanno ,ovvero che un uomo determinato, supponente, violento, sfacciato, abbia le carte in regola per vivere orgogliosamente in questa “sporca società”.

Purtroppo, non immaginano che quelle stesse caratteristiche si possono ritorcere contro se stesse.

Allora la correzione dovrebbe operare su tre livelli:

1)FAMIGLIA, ovvero maggiore attenzione ad alcuni piccoli ma sottovalutati segnali di pericolo che i ragazzi comunicano con il loro comportamento e, quindi, evitare di cadere nel consueto luogo comune..”ma sono giovani e dovranno maturare..”

2)SCUOLA, ovvero introdurre, già nelle scuole primarie, una materia che potrebbe definirsi “principi di comportamento civici ed eticamente sociali”, in modo da fornire il giusto “imprinting” etico già in tenera età;

3)MEDIA, cioè, a mio avviso, evitare  il proliferare di tutta quella “tv spazzatura” che rappresenta il rapporto tra  maschio e femmina  quale semplice contrapposizione “fisica”, dove la dialettica tra i due sessi è ridotta a quella di un pollaio in cui  , al posto di  “Uomini e Donne”, figurano galli e galline che si beccano.

     

 

Alfredo Granata

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