Il prestigioso premio “è Giornalismo” assegnato ad Hal Varian di Google

Nell’era dell’impero assoluto delle tecnologie digitali, anche il giornalismo vola sempre più verso il digitale, alleandosi con la tecnologia. In quest’ottica si colloca anche il premio “è Giornalismo”, fondato nel lontano 1995 dalle autorevoli penne di Indro Montanelli, Enzo Biagi, Giorgio Bocca e dall’imprenditore Giancarlo Aneli.

Per la 18a edizione l’insigne giuria di “è Giornalismo” assegna il premio a Hal Varian, Chief Economist di Google, “per il ruolo che – nell’epoca della rivoluzione tecnologica – il motore di ricerca per internet, in quindici anni, ha assunto nel panorama mondiale e, in particolare, nell’informazione, di cui è ormai strumento indispensabile”. Ma l’economista statunitense ha rifiutato il premio in denaro, pregando la giuria che lo ha insignito dell’alto riconoscimento, di ripartire la somma tra le firme italiane che si siano distinte nel giornalismo online. Valori condivisi con il gigante Google, che crede fortemente nel giornalismo digitale, tanto da decidere di istituire borse di studio da 15.000 euro per studenti italiani di giornalismo, che saranno devolute a Milano, verso fine settembre.

In una lista tutta nazionale, Hal Varian, che oltre ad essere specializzato in microeconomia ed economia dell’informazione, scrive anche per il New York Times e il Wall Street Journal, è il secondo straniero ad essere insignito del premio “è Giornalismo”. Solo nel 2005 è stato premiato l’inglese Bill Emmott, l’allora direttore della rivista “The Economist”.

 

Giovanna Di Troia

 

 

 

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