In archivio il campionato di Serie B 2016-17, con i 52 punti conquistati i Lupi hanno centrato il loro obiettivo stagionale: la salvezza “tranquilla”
La quarta stagione consecutiva dei Lupi in Cadetteria è stata condotta in un’altalena di emozioni con il continuo sovrapporsi di situazioni e stati d’animo diversi, e talvolta opposti. La partenza del campionato biancoverde con Mimmo Toscano era stata accompagnata da tante speranze che poi si sono rivelate illusioni.
E’ vero che l’obiettivo dichiarato dalla società era quello di una salvezza tranquilla, ma il progetto iniziale poggiava su basi di “argilla”: troppe scommesse, troppi giovani, e per giunta, provenienti da diverse culture sociali e calcistiche.
Il povero Toscano ha commesso l’errore di avere sottovalutato talune difficoltà strutturali della rosa nel suo complesso, soprattutto sul piano della mentalità e della personalità, che tante novità tutte insieme avrebbero comportato. Poi, forse, anche la carente fermezza gestionale da parte del mister calabrese ha reso ancor più arduo il cammino dei Lupi.
La società biancoverde, dal canto suo, ha avuto incontrovertibili responsabilità per la situazione molto negativa (l’Avellino si “barcamenava” tra l’ultimo ed il penultimo posto della classifica) che si era venuta determinando in maniera netta già nel primo quarto di campionato.
Fortunatamente, però, la svolta con l’esonero di Toscano alla sedicesima giornata, si è rivelata vincente, soprattutto per l’arrivo ad Avellino del tecnico più esperto in circolazione: Walter Novellino. L’allenatore di Montemarano è venuto in Irpinia motivatissimo, sia perchè, a 63 anni suonati, cercava un rilancio nell’ultimo scorcio della propria carriera, sia perchè aveva l’irripetibile opportunità di “misurarsi” nella sua terra di orgine.
Dopo le non brillantissime ultime cinque gare del girone di andata, nelle quali Monzon aveva raccolto la stessa media punti di Toscano (un misero punto a partita), il girone di ritorno ha segnato l’avvio della riscossa dei Lupi guidati per la prima volta in serie B da un tecnico irpino purosangue. Tra tanti alti e bassi, grazie soprattutto a due ottime serie di risultati positivi, l’Avellino targato Novellino ha messo insieme 31 punti nella seconda metà del campionato, portando una media da play off.
E’ chiaro che la penalizzazione dei 3 punti (per la brutta vicenda di calcioscommesse risalente a tre stagioni prima) ha inciso non solo sulla classifica ma anche nella testa dei calciatori biancoverdi, che, soprattutto nelle ultime gare hanno deluso tantisissimo, specie sul piano dellla tenuta agonistica. Ecco perchè l’Avellino (che dopo il pareggio interno con il Cesena, con i suoi 45 punti, ma 48 senza il -3, era praticamente già salvo addirittura a cinque giornate dalla fine) ha fatto venire un po’ di “batticuore” ai suoi tifosi. Ma se consideriamo, come è giusto che sia, i punti conquistati sul campo, ci rendiamo conto che i Lupi, con i loro 52 punti totali (e il 14esimo posto nella classifica finale), hanno raggiunto pienamente l’obiettivo iniziale che era di una salvezza tranquilla. Quindi, onore e merito a mister Novellino che ha compiuto una vera impresa sportiva.