Incredibile: l’Avellino non riesce a battere neppure il derelitto Varese: 1-1

Varese – Avellino   1 – 1

Varese: Perucchini, Fiamozzi, Simic (9′ st De Vito), Rossi, Luon, Zecchin, Blasi, Osuji, Cristiano (43′ st Capezzi), Forte, Miracoli (18′ st Falcone). A disposizione: Birighitti,  Dondoni, Jebbour, Barberis, Jakimovski, Capello. All: Bettinelli.
Avellino: Gomis, Regoli (31′ st Bittante), Ely, Vergara (33′ pt Fabbro), Pisacane, Sbaffo, Kone, Zito, Soumarè (1′ st D’Angelo),Castaldo, Trotta. A disposizione: Bavena, Arini, Comi, Almici, Angeli, Mokulu. All: Rastelli.
Marcatori: 32′ pt Trotta; 20′ st Falcone.
Arbitro: Eugenio Abbattista di Molfetta – Assistenti: Lorenzo Gori di Arezzo e Matteo Bottegoni di Terni.
Ammoniti: Simic, Blasi  (V), Regoli, Fabbro, Kone. Angoli: 7-3 Rec: 3′ pt, 3′ st.

 

 

Un Avellino brutto ed incredibilmente improduttivo, specie nel secondo tempo, non riesce a battere neppure il derelitto Varese, fanalino di coda e già condannato da diverse settimane alla retrocessione. Delusione inaspettata, particolarmente amara ed immeritata per le diverse centinaia di tifosi biancoverdi (tantissimi di loro hanno dovuto addirittura bivaccare in terra varesina per 24 ore, in attesa del recupero odierno del match, rinviato per i noti atti vandalici dei tifosi biancorossi) presenti al Franco Ossola.

Rastelli sapeva benissimo che la sua squadra non poteva tornare da questa trasferta senza portare a casa i tre punti, ed aveva presentato un undici con la contemporanea presenza di diversi calciatori particolarmente inclini alla fase offensiva. Infatti, oltre a Regoli, schierato nell’insolito ruolo di terzino puro, il centrocampo biancoverde vedeva la presenza, tutti insieme, di Zito, Kone, Sbaffo e Soumarè, dietro alle due punte Castaldo e Trotta. Dall’altra parte c’era un Varese quasi del tutto “dimesso”, atteso che Bettinelli doveva fare a meno di una decina di titolari.

Il primo tempo, sebbene non particolarmente attivo,  aveva visto l’Avellino cercare di mettere almeno un gol tra sè e gli avversari, che non sembravano particolarmente agguerriti. Ed in effetti al 32′ era giunto il gol di Trotta, che aveva consentito ai Lupi di “adempiere” al proprio dovere. Nella ripresa i Lupi sembravano avere voglia di chiudere la gara. Ma dopo un’occasione per Castaldo che sparava addosso al portiere lombardo, ed una clamorosa spinta in piena area di rigore da parte dell’ex De Vito ai danni di Pisacane, che avrebbe meritato il calcio di rigore a proprio favore, ecco venire fuori dal proprio guscio il Varese, che cominciava a crescere e a pensare di poter evitare di perdere l’ennesima partita. Gomis doveva compiere due ottimi interventi, praticamente in fotocopia, con un attaccante avversario che riusciva a presentarsi tutto solo davanti a lui. Ma sul secondo salvataggio, la palla terminava in calcio d’angolo. Sulla battuta del corner, i difensori avellinesi giocavano alle belle statuine, dando modo a Flcone di mettere dentro, indisturbato,  un pallone da appena due metri dalla linea di porta.  Era’ il clamoroso pareggio del Varese, a 25 minuti dalla conclusione della partita. I Lupi accusavano il colpo e non riuscivano più a rimediare alla frittata clamorosa. Finiva cosi con un’amara delusione per i tanti tifosi dell’Avellino. La squadra biancoverde adesso è non solo attardata in classifica, ma rischia anche seriamente di uscire fuori dai play off.

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