Juniores, ancora una gran messe di reti per i Lupacchiotti che travolgono il Portici 5 – 1
Avellino – Portici 5 – 1
Avellino: Pone, Viscovo, Pecorella, Landolfi, Caputo (dal 70′ Trani), Saporito, Tompte (dall’89’ Santamaria), Corcione, Maiello (dall’85’ Areniello), Cuomo (dal 55′ Barzaghi), Falco (dal 46′ Migliaccio). A disposizione: Annunziata, Capozzi, Coluccino, Vecchione. All.: Dario Rocco.
Portici: Capuozzo, Russo, Rullo (dall’85’ De Luca), Farinelli, Vaino (dal 72′ Mazza), Piscopo, Petricciuolo (dal 75′ Arezzo), Cimmino, Felleca, Paladino (dall’85’ Conte), Scala. A disposizione: Dibellonio, Dalia, Cassitto, Bottigliero, Ruocco. All.: Mattiacci.
Arbitro: Bruno Rossomando di Salerno. Assistenti: Giuseppe Peluso di Nola e Carmen Gaudieri di Battipaglia.
Marcatori: al 18′ Corcione, al 37′ Pecorella, al 54′ Saporito, al 68′ Migliaccio, al 70′ Felleca (P), al 92′ Migliaccio.
Ammoniti: Viscovo, Pecorella e Trani, Felleca (P).
I ragazzi di Dario Rocco sono terribili davvero: vogliono vincere ogni gara, magari anche infliggendo pesanti passivi agli avversari. Sono cinici, e non perdonano niente. Ma, perchè non dirlo, si avvalgono anche di una classe e di uno spessore tecnico complessivamente superiore a qualsiasi avversario in questo girone campano.
Anche quest’oggi i ragazzi biancoverdi non sono andati tanto per il sottile, infliggendo una manita ai malcapitati giovanotti del Portici. Il gioco che fa praticare Dario Rocco ai Lupacchiotti è ormai ultracollaudato, ma, al di là dell’impostazione tattica conferita ai ragazzi terribili in maglia biancoverde, quel che ci pare vada puntualizzata è la giusta mentalità vincente che Corcione o compagni hanno mutuato in fretta dal loro maestro in panchina, o forse, sarebbe meglio dire, visti gli eccellenti risultati, dal loro “pigmalione”. E sì, perchè ci pare di notare in questo gruppo assai coeso di diciassettenni una spiccata personalità, che non può non promanare dal lavoro mentale, sul piano complessivo, che Dario Rocco (non solo in quanto allenatore, ma anche e soprattutto quale maestro di calcio e di vita) sta facendo sui suoi “discepoli”.
La prestazione dei Lupacchiotti contro il Portici è stata l’ennesima dimostrazione del nostro assunto. Solito avvio sornione da parte dei ragazzini terribili (che in casa, come non ricordarlo, non hanno “perdonato” nessun avversario) e poi, dopo aver preso le misure ai Vesuviani, “malcapitati” di turno, Corcione e compagni hanno cominciato ad affondare i colpi, e la partita ha preso la sua giusta, ed inesorabile, direzione.
Al 18′ il primo vantaggio dei Lupacchiotti, grazie ad un gran tiro di capitan Corcione, che ha raccolto una palla respinta dalla difesa, dopo una percussione sulla destra di Tompte, e dai dieci metri, defilato sulla sinistra, ha messo all’incrocio dei pali un “collo pieno mancino” di rara potenza e precisione. Il Portici ha cercato di reagire allo svantaggio, ma la 37′ ha dovuto capitolare per la seconda volta, per mano di Pecorella, che si è involato sulla sinistra, sul filo del fuorigioco, ha eluso l’intervento disperato del portiere napoletano, ed ha depositato in rete.
Al 54′ il terzo gol dei Lupacciotti: calcio d’angolo dalla sinistra, grande palla tagliata con il mancino da capitan Corcione per la testa di Saporito, che è andato più in alto di tutti e da due metri ha fatto secco il portiere avversario, che pure ha cercato di smacciare la sfera, ma non è riuscito ad evitare che la stessa varcasse la linea fatale. Il poker biancoverde al 68′ lo ha servito Migliaccio, che ha fatto il suo ingresso soltanto ad inizio ripresa, per via del solito problema al ginocchio.
Sul quattro a zero, l’Avellino ha deciso di tirare un po’ i remi in barca, consentendo al Portici di impostare qualche buona manovra il gol della bandiera. Che è arrivato al 70′, grazie ad un calcio franco dell’esperto Felleca (classe ’98), che ha infilato l’angolo alto alla sinistra di Pone, che forse non aveva posizionato alla perfezione la propria barriera. Sul finire di gara è arrivato il gol più spettacolare della giornata, e lo ha siglato il ragazzo dotato di maggiore fantasia: il solito Migliaccio. L’estroso esterno puteolano (17 anni compiuti appena lo scorso dicembre), scuola Verona, ha preso palla alla trequarti sinistra, si è accentrato, ha superato un paio di avversario e dai venti metri ha scoccato un collo destro di grande potenza e notevole precisione, che non ha dato scampo al portiere avversario. Gol fantastico, che la dice davvero lunga sulle doti tecniche di questo ragazzo, che la coppia Bucaro-Cinelli, pur portandolo spesso in prima squadra, non ha mai saputo trovare il “coraggio” di farlo giocare con i “grandi”.