Juve Stabia – Avellino 0 – 1, i Lupi sbancano il Menti dopo 60 anni e volano al secondo posto

Juve Stabia – Avellino 0 – 1

Juve Stabia: Russo, Esposito, Mulè, Elizalde, Garattoni, Berardocco, Vallocchia (dal 79′ Fantacci), Rizzo, Orlando (dal 79′ Cernigoi), Borrelli (dal 67′ Mastalli), Marotta. A disposizione: Farroni, Bobo, Guarracino, Ripa, Troest, Caldore, Oliva. All.: Padalino.

Avellino: Forte, Rocchi, Miceli, L. Silvestri, Ciancio, Carriero, Aloi, D’Angelo (dal 58′ De Francesco), Tito (dall’88’ Baraye); Maniero (dal 73′ Bernardotto), Santaniello (dal 73′ Fella). A disposizione: Pane, Rizzo, M. Silvestri, Dossena, Adamo. All.: Braglia.

Arbitro: Marini di Trieste. Assistenti: De Pasquale-Fraggetta. Quarto Uomo: Feliciani.

Marcatore: al 67′ Maniero.

Espulso: al 60′ Mulè (J.S.). Ammoniti: Miceli, Carriero, Russo (J.S.), Tito, Forte. Angoli: 8-6. Rec.: 1′ pt; 4′ st.

Con un gol di Maniero a metà della ripresa i Lupi battono al Menti dopo sessant’anni la Juve Stabia, e portano a casa tre punti di platino, che valgono il secondo posto in classifica.

Non era di certo facile venire a vincere a Castellammare di Stabia, perchè, al netto di una tradizione incredibilmente sfavorevole, i Lupi si trovavano al cospetto di una squadra in palla, che nelle ultime tre gare aveva messo insieme sette punti. La Juve Stabia, del resto, con la regia del grande direttore sportivo Peppino Pavone, aveva cambiato pelle nella sessione invernale del calcio mercato, imponendosi come una delle più temibili formazioni del girone C.

E’ stato un derby che non ha tradito le attese, che si è giocato sul filo dell’equilibrio, con entrambe le contendenti vogliose di prevalere sulla rivale. Ha vinto l’Avellino, forse in ragione del maggiore tasso tecnico complessivo e di un pizzico di soverchia esperienza.

La compagine di Braglia, in un appuntamento cruciale per il campionato che la sta vedendo tra le maggiori protagoniste, era chiamata a non sbagliare atteggiamento. E, al netto di quell’infortunio dopo pochissimi secondi (scivolata improvvida di Miceli, con Borrelli che, ritrovatosi libero di poter tirare in porta dal limite, si vedeva deviare miracolosamente in angolo la sfera da un prodigioso Forte) i Lupi hanno saputo mettere in campo il giusto ardore agonistico e la dovuta sapienza tattica.

Ma, nonostante l’ottima disposizione in campo dei Lupi, la Juve Stabia, nel corso della prima frazione di gioco, si rendeva pericolosa in almeno un paio occasioni. Una, davvero clamorosa, vedeva Marotta tirare addosso a Forte da non più di quattro metri. L’Avellino sapeva, però, vestirsi di umiltà e concentrazione, riuscendo a portare il nulla di fatto all’intervallo.

Ad inizio ripresa gli uomini di Braglia prendevano più campo e riuscivano a gestire meglio la fase di proposizione. Allo scoccare dell’ora di gioco l’azione che indirizzerà la gara a favore dei Lupi: rilancio dalla metà campo biancoverde, Santaniello si involava nella prateria che alla propria trequarti aveva lasciato la Juve Stabia, ma mentre si dirigeva verso la porta stabiese, Mulè da dietro lo stendeva. L’arbitro estraeva il cartellino rosso per il difensore delle Vespe, ed i Lupi, con la superiorità numerica, vedevano aprirsi prospettive decisamente più favorevoli.

Al 67′ il gol partita dei Lupi: calcio d’angolo di Tito, la palla sembrava corta ma Santaniello, prima che uscisse sul fondo, la rimetteva al centro della porta, dove Maniero, con una rapida girata, la depositava in fondo al sacco. Dopo la rete dell’attaccante napoletano, i Lupi, pur affondando i colpi nelle ripartenze, non riuscivano a chiederla, prestando il fianco alle sofferenze finali, perchè la generosissima squadra di Padalino proprio non ci stava a perdere. Ma gli attacchi stabiesi si infrangevano sull’attento e solido muro difensivo dei Lupi, che riuscivano a portare a casa una vittoria storica e tremendamente importante per un secondo posto in classifica, che da stasera è realtà.

Loading