La classifica dice che l’Avellino è sospeso tra l’ansia e il sogno – Ma questo attacco può fare gol anche alle chimere
I numeri restituiti dal 13esimo turno di campionato stanno ad indicare che l’Avellino è entrato a far parte della zona centrale della classifica, ed ora si trova “tra color che son sospesi”. E sì, perchè la compagine tanto cara al presidente Walter Taccone si trova al dodicesimo posto, esattamente equidistante tra la gloria e la sofferenza, tra l’ansia ed il sogno: a tre soli punti dall’ottavo posto (play off) e tre punti sopra il quartultimo posto.
Ma se mettiamo da parte per un istante le prime sei giornate di campionato (quando l’Avellino aveva collezionato appena 4 punti con una sola vittoria, un pareggio e ben 4 sconfitte) ci rendiamo conto che nelle ultime sette gare gli uomini di Tesser hanno cambiato rotta e prospettiva, ed i numeri stanno cominciando a sorridere ai Lupi: 12 punti ottenuti, frutto di 3 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta, con 15 reti realizzate (oltre due a partita) e 9 subite. Numeri decisamente da complesso che può ambire a traguardi superiori (play off, se non addirittura promozione diretta) rispetto a quanto proponga o lasci pensare l’attuale graduatoria, che evidentemente risente ancora della falsa partenza dei biancoverdi.
La metamorfosi decisamente positiva e convincente dell’Avellino è certamente originata dalla resipiscenza tattica, e forse anche “filosofica” di mister Tesser, che sembra si sia “convertito” a certi parametri e ad uno spiccato equilibrio fra la fase di possesso e quella di non possesso, di rastelliana memoria. Ma tanto sta contribuendo anche la grande vena realizzativa degli attaccanti biancoverdi, ed in particolare dell’ormai ex bomber di scorta: Benjamin Mokulu. Il gigante belga, oltre alle sue già preziosissime qualità caratteriali ed atletiche, sta mostrando di possedere, a suon di gol, anche proprietà tecniche che erano sconosciute un pò a tutti, tifosi e osservatori tecnici compresi.
La coppia Trotta-Mokulu, anche contro il temibile Latina ha realizzato tre gol che la dicono lunga sull’intesa raggiunta ma anche sulla forza tecnica di questo tandem, davvero molto ben assortito. Se a questi due attaccanti, che occupano i primi posti della graduatoria dei cannonieri (senza avere avuto finora l’opportunità di trasformare neppure un calcio di rigore) ci aggiungiamo gente come Castaldo e Tavano, che in capo ad una ventina di giorni saranno nuovamente disponibili, ci rendiamo facilmente conto che, in serie B, un reparto offensivo come quello dell’Avellino forse può vantarlo soltanto il Cagliari.
E con questi valori nel reparto più importante di una squadra che ambisce alla parte alta della classifica, nessun sogno potrebbe essere precluso, perchè l’attacco biancoverde sta dimostrando sul campo di poter fare gol anche alle chimere.