La crisi della società biancoverde: la cessione dell’U.S. Avellino all’IDC oggetto di interrogazione parlamentare da parte del senatore Barbaro al Ministro della Giustizia
Ecco di seguito il testo dell’interrogazione del parlamentare della Lega:
il 5 dicembre 2019 la sezione fallimentare del Tribunale di Avellino ha dichiarato estinta la procedura per dichiarazione di fallimento, ciò non di meno l’amministratore giudiziario dottor Francesco Baldassarre, con l’amministratore delegato dottor Dario Scalella, ha ritenuto comunque opportuno alienare il segmento calcistico dell’asset sportivo societario;
in data 6 dicembre 2019 costoro hanno ceduto l’Unione Sportiva Avellino 1912 Srl di cui l’azienda Sidigas risultava proprietaria di quote pari a circa il 95 per cento;
da quanto riportato da numerosi organi d’informazione, si apprende che le modalità di vendita della società calcistica appaiono sbilanciate a favore dell’acquirente IDC Srl, e che tale cessione è, allo stato, al vaglio della FIGC per rilievi sull’apporto di capitali attribuibili a soggetti terzi, estranei alla compagine sociale;
è pur vero che la vendita è stata autorizzata dal GIP del Tribunale di Avellino, ma i commenti e le inchieste giornalistiche sulle modalità di cessione lasciano, in verità, molto perplessi gli osservatori: si ipotizza, infatti, che la cessione sia stata effettuata a seguito di procedure sbrigative, e ciò potrebbe ripercuotersi in danno ai creditori, quindi in danno all’erario, oltre che alla parte cessionaria: alcuni organi di stampa hanno sottolineato che vi sarebbero state offerte economicamente più alte, che sono state scartate ab initio, favorendo quindi quella di IDC Srl;
quindi, tenuto conto che dalla cessione dell’Unione sportiva Avellino, in via ipotetica, possa considerarsi danneggiato lo stesso erario,
si chiede di conoscere se i Ministri in indirizzo ritengano che le procedure di vendita siano state eseguite assicurando il rispetto dei diritti dei creditori di Sidigas SpA, ovvero se ritengano opportuno attivare i propri poteri ispettivi per verificare le attività poste in essere nell’ambito della vendita e se esse siano state effettuate nell’interesse dei creditori, principalmente della finanza pubblica, e quindi accertare che non vi siano stati comportamenti anomali nelle operazioni di cessione, soprattutto in considerazione del fatto che la stessa è stata autorizzata da Procura e Tribunale di Avellino sulla scorta di quanto loro rappresentato dall’amministratore giudiziario”.