La Curva Sud in un comunicato spiega i motivi del sì alla tessera del tifoso
Con una nota ufficiale, il Direttivo della Curva Sud spiega i motivi che hanno determinato il sì alla tessera del tifoso.
“Dopo anni di strenua lotta contro la tessera del tifoso, la Curva Sud Avellino prende atto che, dopo gli incresciosi episodi della Coppa Italia a Roma, la battaglia non ha più motivo di esistere. Gli ultimi incontri e confronti avuti con gruppi ultras appartenenti al vecchio movimento più nuovi innesti avevano già individuato come problematica principale l’Art. 9 della legge nr. 41 del 4 aprile 2007. Cosa aspettarsi dopo i fatti di Roma dove invece di criminalizzare l’accaduto vero (uno pseudo ultras che spara sugli ultras dell’opposta fazione), l’attenzione dell’opinione pubblica si è focalizzata nella ricerca di un capro espiatorio individuato in uno dei capi della curva napoletana che indossava una maglietta? (Speziale Libero).
Questo significa che ogni libertà viene negata e sicuramente, a breve, avremo ulteriori normative vessatorie (come se non ne avessimo già tante !!!) nei confronti degli ultras. Fatti i calcoli alla mano e guardando al nostro orticello ci siamo resi conto che la nostra curva è anagraficamente giovane. Per crescere, maturare ed avere un’impronta ultras, ha bisogno di viaggiare. Non ci si inventa ultras. Le esperienze vere sono quelle che si fanno sul campo, macinando chilometri. Non smetteremo mai di contrastare tutte le leggi che non ci permettono di vivere liberamente la nostra passione, la nostra vita di curva secondo i nostri canoni.
Combatteremo con tutte le nostre forze l’Art. 9 e le future leggi che limiteranno la nostra libertà. Non abbandoneremo quelle tifoserie che hanno dimostrato coerenza e trasparenza nel gestire le problematiche del mondo ultras in questi anni. La curva sud Avellino sarà sempre accanto a loro in ogni iniziativa, in ogni discussione o proposta che si vorrà portare avanti. Abbiamo atteso tantissimo tempo con la speranza che fosse rivisto questo strumento. Lo abbiamo combattuto con determinazione. Abbiamo anche provato ad aggirare l’ostacolo provando rischiose soluzioni alternative e pagando a caro prezzo. Siamo stanchi di rischiare ! Nessuno può arrogarsi il diritto di condannarci. Siamo stati una delle prime curve ad iniziare la lotta e siamo fieri di essere una delle ultime a lasciare questo campo di battaglia”.