La voce del tifoso biancoverde – Incontro con Alfredo Imbimbo
Eccoci giunti al primo appuntamento con la rubrica: “La voce del tifo biancoverde” . Ad inaugurare la nostra chiacchierata con i tifosi (che avrà una cadenza settimanale) è un grandissimo sostenitore dei Lupi, sempre in prima linea per i colori biancoverdi: Alfredo Imbimbo.
Ciao Alfredo, benvenuto nel nostro portale e soprattutto grazie per la tua disponibilità’ :
“Ciao Carmine, grazie dell’invito “.
Innanzitutto, presentati ai nostri lettori:
“Ho 52 anni e ho lavorato per anni presso una tipografia rinomata di Avellino, ma per motivi di salute sono pensionato da 9 anni“.
Alfredo, la tua passione per i Lupi ormai è nota a tutti, anche a tifosi di altre città. Ma quando è nato il tuo amore verso la maglietta biancoverde?
“Avevo 8 anni quando con mio padre, che non ho più, mi portò al vecchio Piazza D’armi, a vedere il primo incontro. Ma ricordo poche cose di quel periodo, poi con l’apertura del Partenio nel 1970, iniziai a seguire con continuità l’Avellino, fino ad oggi (tranne un periodo buio della mia vita a causa della mia salute), la seguo come il primo giorno ed è la mia fede”.
La prima partita dei Lupi che hai seguito allo stadio era in casa o in in trasferta? E in che settore?
“La prima partita dell’Avellino che io ricordo era in casa. Ed io ero nella piccola tribuna del Piazza d’armi”.
Quale partita dell’Avellino ricordi con maggiore entusiasmo?
“Ce ne sono diverse che non potrò mai dimenticare, soprattutto le partite delle promozioni. Te ne elenco qualcuna: Avellino-Lecce, promozione del 1973 dalla C alla B (all’epoca divisa in 3 gironi e non esisteva la c2); Sampdoria Avellino (o-1) con il gol di Mario Piga che ci portò nel calcio che conta, dove siamo rimasti per ben 10 anni: la grande serie A; poi ci sono altre partite che ho impresso nella mente, 2 su tutte : Avellino-Napoli del 2005, che ci riportò in Serie B; e quella col Foggia, da infarto, vinta grazie al fantastico gol di Rivaldo, che ci regalò un’altra promozione in B; infine, come non ricordare i derby vinti, uno su tutti quello della rimonta con la Salernitana, grazie alla doppietta di kutuzov proprio nei minuti fnali”.
Quale è il calciatore biancoverde che ti è entrato nel cuore? Puoi anche elencarmene più’ di uno…..
“Carmine dovrei scriverli tutti e ci vorrebbe un enciclopedia. Ma tutto sommato, ti posso citare: Tacconi, Mario Piga, Adriano Lombardi, Di Somma, Bruno Nobili che ci portò per la prima volta in serie B, nel 1973, col rigore sul Lecce. Poi ci sono i vari Vignola, Favero, Juary, Barbadillo, Musiello, Reali, Tagliaferri, Dirceu, e per finire Molino e Biancolino”.
Alfredo, nonostante siamo primi in classifica e ad un passo dalla cadetteria, le presenze allo stadio sono ancora deludenti ed in giro c’è ancora molta diffidenza verso i Lupi. Secondo te quali sono i problemi per cui i tifosi non seguono l’Avellino in massa?
“Si, è vero non ci sono piu’ i tanti spettatori di una volta. Questo mi dispiace perché’ i ragazzi hanno bisogno ora più che mai dell’apporto del tifoso allo stadio. Dico che l’assenza del tifo è dovuta ai fallimenti precedenti e al disaffezionamento al calcio di molti avellinesi anche per il fatto che c’è molta tv, e le partite che interessano si possono comodamente vedere da casa. Poi c’è un gruppo che non viene più allo stadio per il logo che non abbiamo più’. Però’ questo non e’ una buona scusa perché’, secondo me, si va allo stadio per tifare Avellino e non una semplice sigla, sia essa U.S oppure A. S”.
Credi nella promozione diretta o pensi che la nostra squadra non possa farcela a tenere il primato fino alla fine del torneo?
“Io mi auguro la promozione diretta come tutti i tifosi biancoverdi, anche perche’ sto vedendo il Latina in difficoltà, mentre l’Avellino è in crescita domenica dopo domenica. Ma se malauguratamente dovesse sfuggirci il primo posto, entriamo per la porta di servizio, basta che andiamo in B”.
A maggio ci sarà la festa per il centenario. Molte le iniziative nate in città, sia da esponenti del giornalismo irpino, con varie pubblicazioni di libri, sia della stessa AS Avellino. Pensi che nell’occasione si possa festeggiare anche la promozione in cadetteria, e ci possa essere finalmente un ricompattamento del tifo avellinese?
“Si, so benissimo che si festeggeranno i mitici LupI per il centenario. Mi auguro che avvengano entrambe le cose: sia la serie B, che il ricompattamento del tifo. Poi se non dovesse accadere, io tifo sempre Avellino, con questi tifosi e con altri che verranno”.
Infine non possiamo non toccare la questione logo: A breve ci sarà l’asta per l’acquisizione. Secondo te ci sono buone possibilità’ per la riuscita dell’operazione, e come pensi possa evolversi questa vicenda spinosa che tocca molto da vicino i supporters biancoverdi?
“Io dico che, se lo vogliono, il logo si può riavere, magari anche con un aiuto collettivo di tutti noi, versando un piccolo contributo. Possiamo vedere con ciò il vero amore dei tifosi verso la nostra squadra. Io non mi tirerei indietro, se dovessi dare il mio contributo. Con questo, nel ringraziarti, ti saluto e grido: sempre e solo Forza Avellino! Perche’ la fede è una e non va mai tradita. La porti con te, per tutta la vita”.
Carmine Campanella