L’accordo Fiat irride gli operai

 

La nostra redazione ha ricevuto questa lettera che vi giriamo. L’autore è un operaio in cassa integrazione che, pur firmandosi, ci ha pregato di preservargli l’anonimato, qualora avessimo pubblicato la sua missiva.

 

L’accordo Fiat irride gli operai

Non trovano pace i dipendenti della FGA ex FMA che già in cassa integrazione da oramai cinque anni  con un danno del 20 per cento sullo stipendio, e costretti a restituire delle somme erroneamente erogate in busta paga in virtù del passaggio di ramo d’azienda dilazionate in rate di minimo cento euro, si trovano a fare i conti anche con le numerose incongruenze derivate dal nuovo accordo Fiat che prevede un premio di 120 euro mensili legato però alla presenza in fabbrica, senza tener conto dell’assenza per cassa integrazione. Il che, visto che i lavoratori della Fma lavorano circa cinque giorni al mese, abbasserebbe ulteriormente il salario delle maestranze. Se a questo s’aggiungono anche le rate che molti dipendenti versano ad un’assicuraione convenzionata, saltate sempre in virtù del passaggio del ramo d’azienda che ha interessato un periodo di circa due mesi, ci rendiamo conto di quanta pazienza sono dotati gli operai irpini.

Un cassintegrato Fiat

 

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