Lacedonia, la Regione Campania ha detto sì alla nascita dell’Istituto Tecnico Informatico – La nota dell’Amministrazione comunale

La notizia tanto attesa finalmente è giunta. La Regione Campania ha consentito la nascita, presso l’Istituto Omnicomprensivo Statale “Francesco De Santis” di Lacedonia, dell’ITI, acronimo di Istituto Tecnico Informatico, che è attualmente tra gli indirizzi più ambiti dagli studenti. La richiesta, presentata dall’ottima D. S. Prof.ssa Lucia Ranieri, ha in verità trovato, quando se ne è diffusa la notizia, notevoli ostacoli sul proprio percorso, perché, evidentemente, tale corso è in grado di attrarre innumerabile utenza, e questo può comprensibilmente infastidire “qualcuno”. Ma nessuna polemica è stata posta in essere a Lacedonia ed anzi la Preside ha immediatamente coinvolto l’Amministrazione Comunale, che si è attivata immediatamente perché il porgetto giungesse a buon fine. «Corre l’obbligo etico – ha dichiarato la prof.ssa Ranieri – di ringraziare gli amministratori di Lacedonia, su tutti il sindaco prof. Mario Rizzi, che si è recato in Regione personalmente onde perorare la causa della scuola ed il cui intervento si è rivelato risolutivo. Senza di lui probabilmente il nostro si sarebbe rivelato solo un bel sogno irrealizzabile. Ringrazio inoltre l’intera giunta comunale, dall’assessore all’istruzione Caradonna, agli assessori Di Conza e Saponiero, che hanno caldeggiato la nostra iniziativa». Da poco più di una mezz’ora si è avuta certezza dell’avvenuta approvazione in Giunta Regionale dell’ITI, già passata al vaglio della Provincia nell’ambito del piano di ristrutturazione scolastica per il 2016.
Sui vantaggi dei quali tale iniziativa è foriera non esistono dubbi di sorta.
L’informatica è una delle competenze chiave previste dall’Unione Europea per i cittadini del futuro.
È uno dei pochissimi indirizzi di studio che costituiscono immediata certezza lavorativa al termine del quinquennio. È quindi un titolo già in se stesso qualificante, come un tempo lo era quello Magistrale, come ben sanno intere generazioni di maestri di moltissimi paesi che hanno studiato tra i banchi lacedoniesi.
Con la progressiva automatizzazione dei cicli produttivi e con la conseguente caduta a picco di richiesta di manodopera, l’operatore informatico occuperà spazi sempre maggiori nel mondo del lavoro e costituirà figura sempre più richiesta non soltanto dalle aziende private, ma anche dal settore pubblico, che è in procinto di svecchiare il proprio modus operandi aggiornandolo ai tempi attuali proprio per il tramite di un potenziamento delle proprie strutture informatiche.
Quello informatico è un corso che fornisce competenze tecniche e scientifiche senza trascurare quelle umanistiche, anche perché la lingua inglese (ma anche l’italiano) è indispensabile per operare in tale comparto. Per la qual cosa costituisce un curricolo scolastico ideale anche per chi abbia intenzione di proseguire gli studi ai livelli successivi, ovvero universitari.

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