Lupi, a Palermo per giocarsela alla pari anche contro la capolista

Sulla carta, anche a leggere i pronostici di quelli che “ne sanno” piu’ di noi, il match di questa sera alla Favorita di Palermo dovrebbe vedere primeggiare i Rosanero di Iachini. Ma francamente, almeno finora, questa serie B tutto ha fatto tranne che rispettare ciò che indicava la carta. Senza contare che quando scendono in campo i Lupi, qualsiasi previsione può essere fallace. E sì, perchè i ragazzi di mister Rastelli, al di là del ruolo della “dea bendata” che, specie in questo girone di ritorno, spesso gli  ha più tolto che dato, se la sono sempre giocata contro tutti, mostrando e dimostrando, in molti casi, meriti innegabili. I Lupi, consci di possedere valori tecnici e soprattutto morali assai considerevoli, ben superiori alla media di questa serie B, andranno a Palermo a dire la loro, a misurarsi con i primi della classe, senza timori reverenziali e senza alcuna paura, nella convinzione di potersela giocare alla pari.

L’Avellino, dopo aver raggiunto molto agevolmente il primo traguardo ufficiale (la fatidica permanenza in Cadetteria, cosa che, al primo anno di B, nelle precedenti 5 promozioni dalla serie inferiore, dalla prima, trionfale del 1973 all’ultima conquistata sul campo nella finale play off del 2007,  gli era riuscito solo all’esordio assoluto nel secondo campionato nazionale di calcio) con la vittoria interna contro il Cittadella, intende giocarsi fino in fondo, le proprie carte per la prestigiosa conquista dei play off. E per inseguire questo non impossibile obiettivo, i ragazzi di Rastelli sono chiamati a fare punti anche in Sicilia, nella tana dell’incontrastata capolista di questo campionato: il Palermo. E’ vero che nelle tabelle di marcia degli osservatori delle cose biancoverdi, il match di questa sera non è tenuto in particolare considerazione, nel senso che, da questa sfida, gli stessi sostenitori biancoverdi, almeno quelli che sono guidati da un minimo di “equilibrio”,  non  si attendono punti. Ma se si vanno ad analizzare a fondo le motivazioni delle due contendenti nell’anticipo di questa sera, forse si può pensare ad un Avellino addirittura piu’ motivato del Palermo. Per un discorso strettamente legato alle diverse esigenze di classifica delle due squadre. Il Palermo è addirittura a + 13 sulle terze in classifica (anzi rispetto al Cesena, in virtù del doppio confronto favorevole,  i Rosanero possono considerarsi con un punto in piu’) a dieci giornate dalla fine del campionato. Se pure “smettesse” di giocare e portasse la media di un solo punto a partita (media retrocessione), i Siciliani metterebbero insieme altri dieci punti che li  porterebbero  a 73 punti, quota, forse inaccessibile per altre squadre dell’alta classifica. Insomma, il Palermo, a nostro avviso, è  già con un piede e mezzo in serie A. I Lupi, viceversa, sono nelle condizioni di dover racimolare quanti piu’ punti possibili per rimanere stabilmente nel lotto delle concorrenti che si giocheranno la post season, quella che lascia ancora la porta aperta alla promozione nella massima serie. Ecco, queste argomentazioni numeriche, direttamente connesse alle diverse esigenze di classifica di Rosanero e Biancovedi, fanno propendere per una sommatoria di motivazioni concrete sicuramente maggiore in questi ultimi. Per dirla davvero tutta, “apertis verbis”: noi non ci “stupiremmo” se i Lupi dovessero sbancare la Favorita.

Contro il Palermo, mister Rastelli potrebbe utilizzare dal primo minuto Peccarisi al posto di Fabbro, Angiulli al posto dello squalificato D’Angelo e Ciano al posto di Galabinov, proponendo questo schieramento:

Seculin tra i pali; Izzo, Peccarisi e Pisacane nel pacchetto arretrato;  da destra verso sinistra: Zappacosta, Arini, Schiavon, Angiulli e Millesi a centrocampo; Ciano e Castaldo in prima linea.

 

 

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