Lupi, a Palermo una sconfitta (2-1) con l’onore delle armi

Palermo – Avellino    2 – 1


Palermo: Sorrentino, Vitiello, Gonzalez, El Kaoutari; Rispoli, Rigoni, Jajalo, Chochev (dal 6′ Quaison), Lazaar (31′ st Daprelà), Belotti, Vazquez. A disposizione: Colombi, Andelkovic, Goldaniga, Trajkovski, Cassini, Hiljemark, Brugman, Benali, Bentivegna, Pirrello.
All.: Iachini.
Avellino: Frattali, Nitriansky, Biraschi, Rea, Visconti, Gavazzi, Arini, Zito (9′ st Jidayi), Soumarè, Trotta (20′ st Mokulu, 25′ st Pozzebon), Tavano.  A disposizione: Bianco, Offredi, Nica, Schiavon, Insigne, Giron, D’Attilio, Chiosa. All.: Tesser.
Marcatori: 7′ st Rigoni (P); 14′ st Trotta, 16′ st Quaison (P).
Arbitro: Claudio Gavillucci della sezione di Latina  – Guardalinee: Mauro Vivenzi di Brescia e Sergio Ranghetti di Chiari.
Ammoniti: Chochev, Rigoni, Rispoli e Jajalo(P), Biraschi, Arini, Gavazzi e Frattali. Angoli: 8-5 per il Palermo. Rec: 1′ pt; 5′ st. Spettatori 10mila circa.

 

 

Per questo terzo turno di Coppa Italia il pronostico indicava nel Palermo la compagine favorita, vuoi per la superiorità tecnica, vuoi perchè aveva il vantaggio di giocare in casa. E l’andamento del match ha effettivamente dato ragione alla squadra rosanero, che ha comunque meritato di passare il turno. Ma l’Avellino non ha affatto demeritato: al cospetto di un avversario della massima serie, ha tenuto bene il campo ed ha retto bene il confronto, uscendo a testa alta dalla competizione tricolore.

Nel primo tempo, dopo una primissima fase di intraprendenza offensiva e pressing alto dell’Avellino, il Palermo ha preso decisamente in mano l’inerzia ed ha fatto la gara. Ma i Lupi si sono difesi con ordine,  riuscendo a rintuzzare, con una buona organizzazione nella fase di non possesso, le proposte offensive degli uomini di Iachini, che sono comunque riusciti a colpire un palo con Rigoni. Il parziale a reti inviolate della prima frazione ha reso merito ai Lupi.

Ma ad inizio ripresa le cose cambiano decisamente anche perchè sale parecchio il ritmo su entrambi i fronti, con i Lupi che rispondono colpo su colpo alle iniziative dei Rosanero. Ed è proprio la squadra di Tesser, al 2′,  a sfiorare clamorosamente il vantaggio con una girata improvvisa di Trotta che sfortunatamente si infrange sulla traversa. Il vantaggio del Palermo arriva al 6′ per una madornale disattenzione di Zito, che fa fallire la tattica del fuorigioco, rimanendo immobile quasi vicino ai pali della porta di Frattali, dando l’opportunità a Rigoni, tutto solo a due metri dalla linea di porta,  di mettere dentro con un tacco il pallone dell’uno a zero siciliano. Ma l’Avellino è squadra orgogliosa e coriacea e non ci sta a fare da “agnello sacrificale” e prova a spingere per ripristinare la parità. Che arriva quasi allo scoccare del quarto d’ora della ripresa, per opera sempre di Trotta che mette dentro sotto misura con una bella spaccata di destro un cross dalla sinistra di Gavazzi. Purtroppo, il pareggio dei Lupi dura soltanto un giro di lancetta, perchè il nuovo vantaggio rosanero giunge alla prima azione dopo la palla a centro con il nuovo entrato Quaison, che deposita in rete da un metro dopo una miracolosa corta respinta di Frattali su tiro in diagonale dell’inarrestabile Rigoni.

Il nuovo vantaggio rincuora il Palermo e deprime i Lupi, che non riescono più a riequilibrare le sorti del match, vuoi per  l’efficacissimo assetto del centrocampo palermitano, vuoi per la sfortuna che assale il nuovo entrato Mokulu, costretto ad uscire per un infortunio ad una spalla, appena cinque miniti dopo avere sostituito Trotta. La squadra di Iachini rimane in totale controllo della gara nell’ultima parte di essa, nel corso della quale non succede più niente di rilevante, tranne il tris siciliano sfiorato da Lazaar con un bolide di sinistro che fa tremare la traversa a 15′ dal termine.

 

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