Lupi, contro il Vicenza un “match point” da non fallire, ma l’insidia maggiore sarebbe la mancanza di umiltà
Nel posticipo delle ore 18 i Lupi affrontano il Vicenza di Pasquale Marino. Diciamolo francamente: sulla carta, questa, sarebbe etichettabile come gara “abbordabile”. Ma con la carta, nel bene o nel male, nessuna squadra ha mai fatto risultato. Le partite si vincono e si perdono sul campo, dopo novanta minuti e più di gioco, di lotta, di battaglia. I meriti dell’Avellino sono essenzialmente nella sua peculiarità di squadra di categoria, che consoce la fatica, la durezza e le notevoli difficoltà di un torneo lungo, estenuante e soprattutto assai equilibrato. Non esistono in cadetteria (ma questo da sempre!) partite facili e scontate. Lo diceva pure Rastelli ieri nella conferenza di presentazione del match odierno: “Non dobbiamo farci travolgere dal nostro stesso entusiasmo. Dobbiamo rimanere concentrati ed attenti perchè questa è una partita difficile”. Parle sagge, pronunciate da un allenatore attento e pragmatico. Uno che sa, conosce e cerca di prevenire tutte le insidie che un match come questo nasconde. L’Avellino di Rastelli ha nel suo Dna l’umiltà, il grande spirito di sacrificio, l’impareggiabile capacità di sofferenza. E questi tratti identificativi del suo carattere e della sua personalità non devono mai essere abbandonati. La forza dell’Avellino non deriva certamente dai “nomi” o dal livello tecnico complessivo della sua rosa (tante altre concorrenti in questo campionato hanno un tasso tecnico superiore), ma dall’identità morale dei suoi uomini. I calciatori di Rastelli sono ad immagine e somiglianza del loro tecnico: uomini semplici che hanno voglia di lottare per emergere nel calcio.
Ecco questi tratti identificativi dei Lupi di quest’anno (che formano un gruppo, a sentire proprio Massimo Rastelli, mai cosi coeso e in sintonia), in una partita apparentemente “abbordabile” sul piano tecnico, debbono “fare” il match di questa sera al Partenio-Lombardi. Se scenderanno in campo anche queste notevoli virtù morali dei Biancoverdi, allora la vittoria diventerà obiettivo realizzabile.
L’Avellino arriva a questa gara con una rosa ancora rimaneggiata per le assenze di Ely, Vergara, e Schiavon, ma anche le incognite di Chiosa e Bittante che hanno giocato poco piu’ di due giorni orsono nell’amichevole della nazionale Under 20. Rastelli dovrebbe ricorrere all’impiego dal primo minuto di Fabbro (che di certo non è ancora al top della condizione, dopo il lungo stop per infortunio), con Pisacane sul centro-destra e uno tra Chiosa e Visconti sul centro-sinistra. In qualità di esterni di centrocampo potrebbero essere utilizzati Bittante a destra e Zito a sinistra, con i tre centrali D’Angelo, Kone ed Arini. In avanti, non ci sarebbe neppure bisogno di precisarlo, una coppia, Comi – Castaldo, di “categoria” superiore. Ecco il probabile undici dei Lupi:
Gomis, Pisacane, Fabbro, Visconti, Bittante, D’Angelo, Kone, Arini, Zito, Castaldo, Comi.