Lupi, questa sera a Vicenza c’è una finale play off anticipata

Nell’anticipo della 35esima giornata al Menti di Vicenza va in scena un match che ci appare riduttivo definire  semplicemente importante. La sfida dei Lupi ai Lanieri veneti rappresenta per entrambi i contendenti un momento cruciale di questo campionato. In casa dei Biancorossi si affrontano la terza e la quarta forza di questo torneo cadetto, mai come quest’anno estremamente equilibrato e combattuto. Divise da un solo punto in classifica (anche se c’è da rimarcare che, se non ci fosse stata nella partita di andata quella svista colossale della seconda assistente dell’arbitro, che nel finale del match non convalidò un gol di Comi assolutamente regolare, adesso i Lupi sarebbero al terzo posto con 53 punti, due in più dei Lanieri) a sole otto giornate dalla chiusura della regular season, Avellino e Vicenza si affronteranno in un testa a testa che non può non avere, almeno a detta dei numeri attuali, le sembianze di una vera finale anticipata di play off. E sì, perchè, anche guardando l’evento dal punto di vista statistico, in genere, ad una finalissima play off per l’assegnazione del terzo posto utile per la serie A, ci arrivano (quasi sempre) la terza e la quarta della stagione regolare.

Dunque, al di là delle dichiarazioni di comodo dei protagonisti di entrambe le formazioni (molti dei quali si sono affrettati a dire che tra Vicenza e Avellino ci sono in palio solo tre punti, come in tutte le altre gare) appare innegabile che stasera al Menti la posta in gioco sia costituita da una buona fetta di promozione nella massima serie.

Come ci arriva la compagine biancoverde a questo snodo cruciale del suo campionato? Noi siamo portati a credere che, tutto sommato, i ragazzi di Rastelli siano carichi al punto giusto, sorretti anche da un morale alquanto sereno, considerata la buona e “remunerativa” gara disputata otto giorni orsono contro il Modena, che ha consentito ai Lupi di riagguantare il quarto posto. Il mister biancoverde, anche per questioni legate alla scaramanzia (che nel calcio conta molto) si è sottratto alla canonica conferenza stampa della vigilia, mandando dinanzi a microfoni e taccuini il suo capitano D’Angelo. Il quale, ovviamente, nulla ha potuto anticipare circa le intenzioni tattiche  di Rastelli per la sfida di questa sera.

La sfida che fra poche ore andrà in scena sul terreno del Menti di Vicenza dovrebbe essere caratterizzata da un quadro tattico, tutto sommato, prevedibile: squadra di casa abituata a proporre la propria gara con il rinomato 4-3-3 di Marino, che non ha mai abiurato al proprio sistema di gioco, che si basa molto sulla fase di possesso palla. Un sistema tattico che ha dato ampiamente i propri frutti positivi, se è vero come è vero che i Vicentini sono lassù. Ci aspettiamo una squadra biancorossa intenzionata ad occupare gran parte della metà campo avellinese, per arrivare, anche attraverso il pressing nel non possesso, ad insidiare con pericolosa frequenza la trequarti biancoverde. L’Avellino, viceversa, dovrà affrontare il match con il piglio dovuto in questo match che sa tantissimo di “Mors tua, vita mea”. Una sfida nella quale l’Avellino dovrà chiedere molto, praticamente tutto, alla propria personalità e alla propria identità di compagine umile, capace di soffrire, ma anche reattiva e battagliera, grintosa e dinamica.  Per certi versi, l’Avellino dovrà cercare di ripetere la stessa prestazione positiva e produttiva messa in campo al Picco di La Spezia, prima, e all’Ardenza di Livorno, poi. Due partite che l’Avellino, pur soffrendo molto, riuscì a vincere.

Per quanto riguarda l’undici iniziale che Rastelli dovrebbe proporre questa sera al Menti (tenendo ovviamente conto delle assenze di Frattali e Zito),  noi riteniamo che la seguente possa essere la formazione più probabile:

Gomis,  Pisacane, Ely, Chiosa, Bittante, D’Angelo, Arini, Schiavon, Sbaffo, Castaldo e Trotta.

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