Lupi, problemi seri tra Avellino e Atalanta per la metà di Zappacosta: la società orobica, oltre Ardemagni e Konè, offre anche Suagher ma l’Avellino vuole monetizzare
Sembrava tutto deciso tra l’Avellino e l’Atalanta per la risoluzione della comproprietà di Zappacosta, con il rientro a Bergamo del calciatore sorano, in cambio di una cifra intorno al milione e duecentomila euro nelle casse della società biancoverde. Ma negli ultimi giorni la trattativa si è complicata molto. La dirigenza orobica non sarebbe piu’ propensa a dare denaro liquido per il riscatto del difensore avellinese. La motivazione risiederebbe nel fatto che l’Atalanta ha quasi venti comproprietà da definire ed ha necessità di dismettere parecchi calciatori, anzichè “ingolfare” la propria rosa, e nel contempo perdere liquidità preziosa. Di quì la proposta del sodalizio bergamasco di uno scambio di calciatori come controparita alla metà di Zappacosta, detenuta dall’ Avellino. In Irpinia arriverebbero il 27enne attaccante Ardemagni (prestito secco, e con l’ingaggio molto oneroso a totale carico della società biancoverde), il centrocampista 24enne Moussa Saib Konè (prestito con diritto di riscatto a favore dell’Avellino) e il 21 enne difensore centrale e nazionale Under21 Emanuele Suagher (prestito con diritto di riscatto per l’Avellino). La società biancoverde, benchè tentata dalla contropartita tecnica (specie per quanto riguarda il giovane difensore centrale), è fermamente intenzionata a realizzare un buon “gruzzoletto”. La questione appare, al momento, di difficile soluzione. Un incontro decisivo è fissato per domani, allorquando dovrebbero intervenire nella trattativa in prima persona, da un lato il Direttore Generale orobico Pierpaolo Marino e dall’altro, oltre alla coppia Massimiliano Taccone – Enzo De Vito, anche il Presidente Walter Taccone. Se non sarà trovato un accordo entro le prossime ore, l’intero cartellino di Zappacosta sarà assegnato attraverso la procedura delle buste. Eventualità che le due società stanno cercando di scongiurare.