Martedi 17 ottobre alle ore 21 l’auditorium del Cimarosa rende omaggio ad Astor Piazzolla nel XXV anniversario della scomparsa del grande musicista argentino
È stato uno dei compositori più amati e apprezzati del XX secolo. Riformatore del Tango e strumentista d’avanguardia. Mar de la Plata, sua città natale gli ha intitolato l’aeroporto e le sue musiche più celebri come «Libertango», «Adiós Nonino» e «María de Buenos Aires» hanno fatto il giro del mondo.
Nella rinnovata location dell’Auditorium «Vitale» di piazza Castello, capace di ospitare fino a 400
spettatori, martedì 17 ottobre, alle ore 21, andrà in scena «Nel segno di Piazzolla», concerto omaggio al tango argentino a 25 anni dalla scomparsa del grande compositore che vedrà protagonisti in pedane i maestri Giuseppe Scigliano al bandoneòn e Nadia Testa al pianoforte.
«Nel segno di Piazzolla» è il quarto appuntamento della nuova rassegna concertistica «D’Autunno – Concerti d’autore al Cimarosa», immaginata dal Conservatorio di Avellino, presieduto da Luca Cipriano e diretto da Carmine Santaniello, per omaggiare la grande musica classica in tutte le sue declinazione, in un viaggio lungo tre secoli che vedrà come protagonisti i docenti e gli allievi dell’Istituto di Alta formazione musicale esibirsi sul palcoscenico dell’Auditorium «Vitale».
La musica senza tempo e senza confini di Astor Piazzolla, italiano d’origine, argentino di nascita, panamericano di adozione, sarà la grande protagonista della serata che si declinerà attraverso le più belle e celebri composizioni del cosiddetto «Nuevo Tango».
Il nuevo tango di Piazzolla, diverso dal tango tradizionale, incorpora elementi presi dalla musica jazz e fa uso di dissonanze e altri elementi musicali innovativi. Piazzolla ha inoltre introdotto, a partire dal «Conjunto Electronico», l’uso di strumenti che non venivano utilizzati nel tango tradizionale, come l’organo Hammond, il flauto, la marimba, il basso elettrico, la batteria, le percussioni, la chitarra elettrica. Con questo organico, integrato dalla sezione d’archi, nel maggio 1974 realizzò a Milano il Libertango, uno dei suoi dischi più noti.
L’omaggio al grande compositore si sostanzierà con l’esecuzione da parte dei maestri Giuseppe Scigliano e Nadia Testa di alcuni dei brani più suggestivi scritti per bandoneon, lo strumento che Astor Piazzolla avrebbe avuto in dono dal padre Vicente in occasione di un Natale e per il quale avrebbe scritto le composizioni che lo avrebbero reso immortale in tutto il mondo.
Il programma della serata partirà in maniera solenne con l’«Ave Maria» e «Vuelvo al Sur» per poi spaziare tra pezzi meno noti al grande pubblico come «Jeanne y Paul» «Che tango che» e «Chiquilin de Bachin», in un crescendo che vedrà il suo punto apicale nella «Milonga sin palabras», «Milonga del angel», «Violentango» e l’immancabile «Adios nonino».