Mauriello: “La fidejussione non è stata ancora perfezionata. Gli acquirenti? Si facciano avanti in un confronto pubblico”
La situazione in casa U.S. Avellino sta diventando sempre più incandescente, almeno a giudicare da quanto avvenuto quest’oggi in sala stampa, allorquando si è presentato a sorpresa davanti a taccuini e telecamere il massimo dirigente biancoverde, Claudio Mauriello, affiancato da Sandro Iuppa (Amministratore delegato) e dal D.S. Salvatore Di Somma. L’avv. Mauriello è apparso sin dalle primissime battute molto arrabbiato, evidentemente per una situazione che sta mettendo a dura prova, oltre alla sue capacità professionali, il suo equilibrio psicologico, sempre più minato anche dalle tante maldicenze riscontrate sui social nei confronti suoi e del patron De Cesare. Di questo stato d’animo non sereno da parte del massimo dirigente avellinese, ne ha fatto le spese il collega Massimo Ieppariello, che è stato destinatario di un tono dialettico certamente non “moderato” da parte del presidente. Ovviamente, all’amico e collega Massimo esprimiamo tutta la nostra solidarietà.
Ecco le parole di Claudio Mauriello:
“Voglio rispondere qui, con la mia presenza, a tutte quelle accuse che mi sono piovute in questi giorni da più parti, sull’assenza della nostra società. Noi non ci siamo mai nascosti, siamo sempre presenti al campo per verificare ogni possibile necessità ed esigenza a cui dover far fronte. Con tante difficoltà siamo riusciti ad assicurare, in pochi giorni, la composizione di una rosa di calciatori molto valida, composta prima da uomini e poi da atleti, e di questo debbo dare atto a Salvatore Di Somma, che ha fatto un grande lavoro. Del resto solo uno come lui poteva fare quello che ha fatto finora. Ma l’Avellino ha tanti nemici ed io non riesco a capacitarmi, perchè lo scorso anno abbiamo vinto un campionato e siamo anche riusciti a cucirci sul petto lo scudetto dei dilettanti. Stiamo facendo tantissimi sacrifici, io stesso, per esempio, ho firmato un assegno personale per evitare che l’Avellino subisse un punto di penalizzazione. Certo, abbiamo peccato in termini di comunicazione perchè non siamo stati puntuali nell’informare l’opinione pubblica. E per questo ce ne scusiamo, ma credeteci stiamo facendo tutto quanto è nelle nostre possibilità perchè l’Avellino possa andare avanti, nonostante difficoltà immani che stiamo riscontrando. Dicono che ce ne dobbiamo andare , che dobbiamo lasciare la società, ma dove stanno i compratori, dove sono? Chi è interessato si facesse avanti, anzi, a questo punto chiedo io un confronto pubblico, davanti alla stampa e ai tifosi, per vedere chi è veramente interessato a subentrare. L’Avellino ha bisogno di fatti non di chiacchiere. La fidejussione? Stiamo lavorando, abbiamo interpellato diverse agenzie. Il problema è poi sorto in un momento, quello di ferragosto, che è difficile. Ma ora stiamo provando a superare gli ostacoli. Sono moderatamente ottimista, ma a questo punto spero che lunedi prossimo si possa risolvere questo problema. Anche se, in ogni caso, abbiamo tempo fino al 6 settembre. Chiedo l’aiuto di tutti voi della stampa, non per nascondere la verità, perchè noi non abbiamo nulla da nascondere, ma semplicemente per non soffiare sul fuoco delle polemiche. Lo sponsor? Per ora stiamo trovando delle difficoltà, ma il nostro responsabile marketing sta lavorando per questo. La Scandone? Per il basket abbiamo lo stesso problema della fidejussione del calcio. Abbiamo proposto alla federazione di pallacanestro di poter offrire delle garanzie per lunedi prossimo in attesa che arrivi la fidejussione. Però purtroppo non si può escludere, ad oggi, l’eventualità che lunedi possa diventare una giornata nera per il basket biancoverde”.