Mirabella Eclano, la storia del Carro affascina le Delegazioni internazionali del G7
Una storia che si perde nella notte dei tempi quella del Carro di Mirabella Eclano. L’obelisco di paglia con i suoi elaborati intrecci sta destando la curiosità e l’ammirazione delle delegazioni arrivate a Mirabella Eclano da tutto il mondo per il G7 dei Ministri degli Interni. Tutti scattano una foto di gruppo o un selfie accanto al Carro.
Un lavoro in tempi record quello di smontaggio da località Borgo in seguito alla “Grande Tirata” e di rimontaggio nei giardini di Villa Orsini da parte della squadra di sapienti artigiani guidati da Giotto Faugno. Il maestro dell’intreccio della paglia, ultimo erede della famiglia che da sempre porta avanti la tradizione del Carro, ne spiega la storia, una storia fatta di passione e devozione:
«Il Carro merita, è una tradizione che deve essere portata avanti – afferma Faugno – è il nostro fiore all’occhiello e questa vetrina aperta al mondo premia il Carro. Ogni pannellatura ha una storia, dunque anche se periodicamente vengono rifatte, le vecchie pannellature restano elementi storici, preziosa eredità degli antichi costruttori. La realizzazione di ogni pannello è molto lunga, si parte dalla mietitura del grano, un percorso di programmazione a lungo termine; basti pensare che solo per realizzare il terzo piano sono necessari tre anni di lavoro da parte di 4 persone. Dunque il Carro nel tempo viene rinnovato ma senza farne perdere la storia, inutile pensare che il Carro sia bello solo dorato: la particolarità è anche nei pannelli storici, scuriti dal tempo».