Modena – Avellino 1 – 0, una sconfitta che ha il sapore dell’eutanasia per i Lupi
La partita dei Lupi di quest’oggi in Emilia somiglia molto a quella giocata in casa del Cesena. Non solo nel negativo esito finale ma anche nell’evolversi della gara. Come in occasione della sconfitta rimediata in Romagna, anche al Braglia di Modena, la squadra di Rastelli, dopo aver disputato una buona gara nel primo tempo, è uscita dal campo nella seconda frazione di gioco. Anzi, per certi versi, i biancoverdi hanno forse fatto anche peggio del match del Manuzzi. E sì, perchè, preso il gol dopo soli tre minuti della ripresa, l’Avellino, pur avendo davanti quasi metà partita non è riuscito a ricavare nulla, se si eccettua, nel finale di gara, quello sciagurato colpo di testa da tre metri di Galabinov su cross tagliato di Ciano, che il bulgaro ha spedito clamorosamente in curva. Poco, troppo poco per far pensare che non sia stata meritata la sconfitta. Il Modena di Novellino ha giocato come doveva giocare: guardingo e ben disposto in campo, con un ottimo non possesso palla, ed una fase offensiva incentrata sulle possibilità di finalizzazione dei suoi micidiali attaccanti (Babacar-Granoche, mica due qualsiasi). L’Avellino, oltre ad una prima metà di primo tempo (nel corso della quale c’è stata pure quella buona occasione di Schiavon, che il centrocampista veneto non ha saputo sfruttare), giocata con un bel pressing nella trequarti avversaria ed una buona spinta sulle fasce, specie quella destra dove agiva uno Zappacosta volitivo e propositivo, non è saputo andare. Dalla mezzora in poi la squadra di Novellino ha preso le misure ai Lupi, e la partita purtroppo si è incanalata in una direzione opposta rispetto alle attese di Rastelli. La compagine canarina ha sicuramente fatto valere in questo confronto anche la tranquillità mentale che le derivava dalla migliore posizione di classifica rispetto all’Avellino. Il solito gol preso su un cross con la difesa schierata, sebbene, ripetiamo sia arrivato al 48′, praticamente a metà gara, ha letteralmente tagliato le gambe agli uomini di Rastelli. E, vogliamo dirlo senza alcuna vena polemica nei confronti di una squadra che ha disputato comunque un grandissimo campionato, intorno alla metà della ripresa, abbiamo avuto netta la sensazione che l’Avellino si stesse consegnando ad un inelettuabile destino avverso, quasi in una sorta di lenta ma inesorabile eutanasia calcistica.
Diciamolo francamente: non era questo l’Avellino che si aspettavano i tifosi biancoverdi, che anche al Braglia di Modena non hanno fatto mancare il loro appoggio, ed il loro incessante incitamento. La delusione, inutile negarlo, c’è stata eccome, anche per la sconfortante prestazione individuale degli uomini dai quali era lecito aspettarsi qualcosa in piu’, vale a dire Castaldo e Galabinov, che in Emilia sono apparsi davvero la brutta copia di quei due brillantissimi attaccanti ammirati contro il Trapani.
E cosi, a Modena, molto probabilmente, i Lupi hanno gettato via una delle ultimissime opportunità per disputare la post-season. Perchè anche vincendo le ultime due partite di campionato (in casa con la Reggina e soprattutto a Padova, dove non sarà per niente facile), l’Avellino con 62 punti dovrebbe sperare in un a piccola “ecatombe” delle tante, forse troppe avversarie che precedono in classifica la squadra irpina. Peccato!