Montecalvo Irpino, un paese tagliato fuori dai trasporti pubblici

Il Circolo cittadino del PD di Montecalvo Irpino ha organizzato una manifestazione, con il sostegno e la partecipazione della Consiglera regionale Rosetta D’Amelio, sul problema della grave carenza di trasporto pubblico da e per il paese altoirpino.

E’ impensabile che nel 2014 – ha detto la  D’Amelio – ci siano intere comunità che non possono godere di un diritto sacrosanto, come quello alla mobilità. E’ grave che ci siano intere zone completamente abbandonate a se stesse, come Montecalvo appunto: nell’arco delle 24 ore, da Ariano, partono solo poche corse mattutine e nessuna al pomeriggio. In questo modo, se uno studente dopo la scuola o un qualunque cittadino perde l’ultima corsa, rimarrà a piedi e non potrà più ritirarsi a casa, per quella giornata, con un mezzo pubblico. Allo stato attuale, da un certo orario in poi, ci si sposta solo con mezzi privati. E non solo Montecalvo è in queste condizioni. Penso ai comuni del Vallo Lauro o a tutti quelli della Baronia. E’ una situazione gravissima. E adesso, addirittura, si paventa l’ipotesi di un’ulteriore decurtazione al trasporto pubblico in tutto il territorio nostrano, in un momento storico in cui l’Irpinia è stretta nella morsa della stagnazione socio-economica e di una politica che non sa più dare risposte, se non tagliando indiscriminatamente risorse senza tener conto delle peculiarità e delle esigenze dei diversi territori, mentre altrove, ed in altri ambiti, continuano gli sprechi. Non devono esistere i cittadini di serie A e i cittadini di serie B”.
In materia di trasporto pubblico, la prossima settimana, saranno chiamati a rispondere, in assise regionale, Sergio Vetrella, Assessore ai Trasporti Pubblici e viabilità, e il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, in occasione dell’interrogazione urgente già predisposta dalla stessa consigliera D’Amelio che, nel frattempo, avanza già delle proposte per ovviare all’anomalia di Montecalvo: “Aggiungere, anziché tagliare, delle corse nell’arco del pomeriggio o alla sera, o al limite eliminare una corsa della tarda mattinata e riproporla negli orari in cui tutta quella zona resta scoperta e dunque isolata. Una buona idea potrebbe essere anche quella di creare un’autostazione notturna in cui può essere fermato qualche autobus di linea dopo l’ultima corsa. A tal proposito – aggiunge D’Amelio – auspico a breve un incontro direttamente con i vertici dell’AIR, per cercare di arrivare, insieme, ad una soluzione e venire finalmente incontro alle esigenze del territorio”.

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