Montefalcione, forte protesta dei cittadini per la presenza dell’amianto in Contrada Stazione

– Dopo la petizione firmata da 1000 cittadini, le denunce e gli interventi esecutivi del Sindaco Belli, che con un’ ordinanza del 29 maggio 2013 disponeva la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti pericolosi e non abbandonati nella zona adiacente il dismesso scalo ferroviario, a Contrada Stazione la situazione è ancora gravissima. Lo scorso 11 dicembre sono stati eseguiti i primi interventi di bonifica consistenti nella messa in sicurezza di lastre di amianto di piccole dimensioni e di diverse traversine ferroviarie, la cui natura è stata dichiarata altamente cancerogena. Nonostante le lunghissime tempistiche (1 anno e 5 mesi dalla petizione popolare per la bonifica dell’area; 10 mesi dall’ordinanza esecutiva del Sindaco; 3 mesi dai primi interventi sul posto) i rifiuti pericolosi e soprattutto le lastre di amianto accantonate lo scorso dicembre si trovano ancora incustoditi e purtroppo accessibili a chiunque, per la facilità di aggirare il nastro che le mette sommariamente in sicurezza.
L’amministrazione del Comune di Montefalcione ha imputato più volte questi ritardi ai tempi tecnici richiesti dal’ ASL per il rilascio dei nulla-osta necessari per i lavori di smaltimento ma i cittadini continuano a lamentare il grave disagio. Contrada Stazione non può essere abbandonata a sé stessa quindi, facendoci carico della preoccupazione dei cittadini, da promotori della petizione popolare per la bonifica di Contrada Stazione, chiediamo che vengano attuate tutte le misure possibili per assicurare una serena vivibilità agli abitanti. Numerose le promesse con le quali il Sindaco Belli ha garantito ai cittadini una completa bonifica dell’area, suolo e sottosuolo, in quanto consapevole della stretta correlazione dell’inquinamento del luogo con i molteplici casi di malattia tumorale che hanno interessato la zona. Appare quindi necessario quanto urgente provvedere al risanamento dell’area, portando a termine quanto iniziato lo scorso 11 dicembre e concludere in via definitiva la bonifica, suolo e sottosuolo, affinché non trascorra ulteriore tempo a danno della salute dei cittadini.

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