Montemarano, Caposele e Calabritto, sequestro di stupefacenti: tre pregiudicati denunciati e cinque giovani segnalati quali abituali assuntori

Prosegue l’azione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, costantemente impiegati in servizi di controllo del territorio, finalizzati a garantire sicurezza e rispetto della legalità.

Nei comuni di Calabritto, Montemarano e Caposele, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Montella, unitamente ai colleghi delle locali Stazioni, hanno effettuato mirati servizi antidroga nei luoghi di maggiore ritrovo per gli adolescenti.

Il servizio straordinario è stato attuato impiegando militari sia in divisa che in borghese in un articolato dispositivo che ha permesso di effettuare molte perquisizioni, all’esito del quale sono stati denunciati tre pregiudicati (uno di Montemarano e due di Caposele) e segnalati, quali assuntori, altri 5 giovani (due di Lioni, due di Montemarano ed uno di Caposele).

In particolare, i Carabinieri individuavano A Montemarano un 30enne, già noto alle forze dell’ordine, che deteneva sostanza stupefacente da consumare insieme a due suoi coetanei. Due gli involucri con all’interno marijuana e 4 spinelli già confezionati: questo lo stupefacente sottoposto a sequestro durante il controllo che ha permesso di denunciare in stato di libertà alla Procura della Repubblica, diretta dal Dott. Rosario Cantelmo, il pregiudicato ritenuto responsabile di “detenzione di stupefacenti per uso non esclusivamente personale” e di segnalare gli altri due giovani alla Prefettura di Avellino ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. 309/90.

Alla stessa Procura, sono stati altresì denunciati un 25enne ed un 30enne di Caposele che presso le proprie abitazioni detenevano semi di canapa indica, marijuana nonché due “grinder” per sminuzzare tale sostanza.

Nell’ambito dei medesimi servizi, a seguito di perquisizioni venivano altresì rinvenute modiche quantità di hashish e cocaina: scattavano dunque ulteriori tre segnalazioni all’Autorità Amministrativa a carico di due ragazzi di Lioni ed uno di Caposele quali “assuntori”.

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