Padova – Avellino, le pagelle ai Lupi: Rizzo, Maniero e soprattutto Pane i migliori
Pane 7
Chiamato a difendere i pali biancoverdi dopo l’incredibile squalifica di Forte, ha risposto alla grande con una prestazione davvero esaltante: ha compiuto due interventi miracolosi su Curcio e Kresic; onore all’altissima professionalità di quest’uomo umile, che ha ha giocato con un grande dolore nel cuore per la scomparsa di sua nonna appena due giorni fa;
Laezza 6
Impiegato in posizione di terzino destro, ha svolto il suo compito con grande temperamento e foga agonistica; pur soffrendo la velocità degli avversari, si è speso con grande spirito di sacrificio; peccato per l’ammonizione che ha suggerito a Braglia di toglierlo dalla contesa alla fine del primo tempo;
(dal 46′ Fella 6
Subentrato ad inizio ripresa per la necessità di supportare Maniero in attacco, subito dopo il pareggio dei Lupi, il match dell’ex Monopoli si è trasformato in un umile e defatigante lavoro di pressione sui portatori di palla avversari);
Miceli 6
A sorpresa Braglia lo ha gettato nella mischia fin dall’inizio, per irrobustire oltremodo il pacchetto difensivo biancoverde, e l’arcigno centrale cosentino ha restituito una prova di grande carattere e concentrazione, contribuendo a bloccare le bocche da fuoco padovane;
Dossena 6
Si è ritrovato a giocare in una difesa particolarmente “intasata”, con compiti di marcatore puro, ma la sua è stata comunque una prestazione solida e preziosissima, specie sulle palle alte; peccato per quella distrazione sul calcio d’angolo dei veneti, che ha consentito a Kresic di siglare il gol del temporaneo vantaggio patavino;
Ciancio 6
Spostato a sinistra per limitare le pericolose incursioni di Chiricò, non ha per niente sfigurato, offrendo al pacchetto arretrato biancoverde la sua enorme esperienza ed affidabilità; peccato per l’ammonizione che gli farà saltare il ritorno;
Rizzo 7
Questo ragazzo sta sorprendendo tutti per il suo enorme spirito di adattamento a qualsiasi ruolo e compito tattico: anche all’Euganeo ha dato palmare prova della sua forza tecnica e temperamentale, sia in fase di spinta che di copertura; per Braglia è diventato un punto di riferimento incredibile, specie sul piano dell’affidabilità;
Carriero 6,5
La “ruspa” di mister Braglia anche in terra veneta ha fatto vedere le sue non comuni qualità atletiche ed agonistiche, ed una particolare forza mentale, a supporto di una prestazione davvero pregevole, sia in fase attiva che difensiva;
De Francesco 6,5
In un centrocampo orfano di Aloi, l’ex Reggina ha dovuto “cantare e portare la croce”, ma il suo rendimento è stato di notevole spessore, sia tecnico che agonistico, proponendo gioco, e rendendosi assai utile anche nel non possesso;
(dall’88’ M. Silvestri S.V.);
D’Angelo 6
Non brillantissimo come nelle sue giornate migliori, il centrocampista palermitano ha offerto una prestazione generosissima e al solito dispendiosa, ha avuto sul piede una palla importante che poteva regalare la vittoria ai Lupi, ma ha ciabattato fuori una conclusione a rete non difficilissima;
Tito 6
Le tante novità tattiche di Braglia hanno riguardato anche l’esterno di Castellammare, che si è dovuto “arrangiare” in un ruolo non proprio suo, rendendo molto al di sotto delle sue enormi potenizialità; a metà ripresa, il tecnico biancoverde, preoccupato dal forcing dei veneti, vedendolo esausto, gli ha preferito un difensore puro;
(dal 67′ L. Silvestri 6
Rientrava in campo dopo lungo tempo passato a ristabilirsi dalla frattura del malleolo, ma l’eclettico difensore siciliano ha risposto presente, con la sua solita esuberanza e verve agonistica);
Maniero 7
Costretto per necessità tattiche a fare reparto da solo, l’attaccante napoletano si è battuto e dibattuto con ardore e generosità, andando a fare anche un enorme lavoro di tamponamento; si è conquistato con grande intuito e mestiere un rigore preziosissimo, che ha trasformato facendosi prima parare il tiro dal dischetto dall’ex Dini, ma poi ribadendo prontamente in rete con il suo testone;
(dal 72′ Santaniello 6
Preziosissimo il suo apporto nel finale, difendendo egregiamente la palla, per spezzare la spinta offensiva veneta e soprattutto far rifiatare i suoi compagni);
Braglia 6,5
Altra palmare dimostrazione pratica del suo enorme spessore tecnico-tattico, che si sposa alla grande con la tipologia di queste gare, dove l’aspetto mentale e caratteriale fanno premio su quello tecnico; uscire senza danni dall’Euganeo non era per niente facile, ma il Maremmano ci è riuscito imbrigliando, con acume ed esperienza, un Padova dalle notevoli potenzialità offensive.