Paolo De Vito e Badara Seck: “Da Napoli a Dakar”
“Da Napoli a Dakar” è l’importante progetto artistico del cantante avellinese Paolo De Vito, che dialoga con l’arte del senegalese Badara Seck, in Italia dal 1998, con l’obiettivo di gettare un ponte tra l’Europa ed il Continente Nero attraverso la musica. Lo spettacolo, che consiste in uno straordinario viaggio tra la musica partenopea ed i ritmi africani, è tra gli eventi di punta dell’ Avellino Summer Fest, il programma culturale stilato dall’amministrazione di Palazzo di Città.
L’evento musicale, che avrà luogo l’8 settembre, permetterà al pubblico di partecipare al live dell’artista senegalese, che ha collaborato con musicisti del calibro di Massimo Ranieri, Pino Daniele, Rita Marcotulli, Paolo Fresu, creando una simmetria tra melodia italiana e tradizione mediterranea. Grazie al talento di Paolo De Vito, la performance sarà un confronto culturale e musicale tra la lingua napoletana, con i brani scritti dai poeti della città partenopea, e le sonorità dell’Africa, per ribadire la centralità del Mar Mediterraneo, che da secoli alimenta tradizioni e retaggi antropologici dei popoli alle sue sponde. Accanto ai due artisti, i musicisti Gianluca Marino (chitarra e mandolino), Giuseppe Musto (pianoforte e violino), Stefano Ripa (Batteria e percussioni), Salvatore Santaniello (sax, flauto e tammorra), Mbassou Thiam (percussioni africane). Nel corso della serata, gli omaggi ai grandi artisti, come Pino Daniele, Eduardo De Filippo, Salvatore Di Giacomo.
“ Dedichiamo al pubblico avellinese- commenta Paolo De Vito– uno spettacolo unico, che alla musicalità della parlata napoletana, con il suo connaturato elemento di poesia, aggiunge la suggestione dei ritmi senegalesi. L’universalità del linguaggio musicale, secondo noi, diventa indispensabile per la cultura della tolleranza e del dialogo tra i popoli, al cui scopo è improntato ogni nostro progetto artistico. Il capoluogo irpino diventa, in tal modo, il crocevia dell’incontro tra la tradizione classica e l’espressione artistica contemporanea, per riscoprire nel Mediterraneo la comune provenienza della sedimentazione culturale. La presenza nella nostra città di un grande artista come Badara Seck dimostra la sensibilità del territorio ai temi dell’inclusione attraverso l’espressione musicale”-.