Peccato: il sogno dei Lupi si infrange sulla traversa di Castaldo – L’Avellino vince a Bologna e sfiora il miracolo sportivo ma esce dai play off a testa altissima

Bologna – Avellino    2 – 3


Bologna: Da Costa, M’baye, Oikonomou, Ferrari, Masina, Casarini (33′ st Buchel), Matuzalem, Laribi, Krsticic (7′ st Maietta), Sansone, Acquafresca (1′ st Cacia). A disposizione: Coppola, Morleo, Garics, Mancosu, Ceccarelli, Improta. All.: Rossi.
Avellino: Frattali, Bittante, Ely, Vergara, Visconti, Regoli (8′ st Almici), Arini, Kone, Zito (20′ st Castaldo), Trotta, Mokulu (12′ st Comi). A disposizione: Gomis, Fabbro, Sbaffo, Schiavon, Angeli, Filkor. All.: Rastelli.
Marcatori: 7′ pt Trotta; 19′ pt Acquafresca (B); 44′ Trotta; 6′ st Cacia (B); 39′ st Kone.
Arbitro: Maurizio Mariani di Aprilia. Guardalinee: Mondin di Treviso e De Meo di Foggia. Addizionali: Di Paolo di Avezzano e Pinzani di Empoli. Note: Ammoniti: Laribi, Da Costa, Oikonomu, Buchel (B), Castaldo, Kone, Bittante, Arini (A). Angoli: 3-1. Rec. 2’pt; 5′ st.

 

 

Peccato davvero: i Lupi sono arrivati a “tre centimetri” dal traguardo della finalissima play off per la serie A. Il sogno dei biancoverdi e della loro impagabile tifoseria si è infranto (a due minuti dal triplice fischio) sulla traversa colpita da Castaldo con una magia delle sue. Correva il 48esimo della ripresa e Castaldo ricevuta una palla molto alta dalla trequarti, stoppava acrobaticamente di petto e di destro al volo indirizzava in diagonale verso la porta di Da Costa, che, non si sa come, riesciva a deviare con la punta delle dita sulla traversa; la palla danzava beffardamente sulla trasversale e terminava a lato!

E con questa sfortunatissima occasione, termina l’avventura nei play off dell’Avellino, che, pur sbancando il Dall’Ara per 3-2, non approda in finale per via del regolamento che, a parità di punti e di differenza reti (0-1 all’andata e 3-2 al ritorno), premia la squadra meglio classificata nella stagione regolare.

La gara dei Lupi è stata semplicemente emozionante e piena di ardore e coraggio, condotta con grande carattere e carica agonistica. Il Bologna è stato sempre in balìa dell’impeto e della personalità dei ragazzi di Rastelli, che hanno sempre comandato la gara, sia come atteggiamento tattico in campo, sia soprattutto come andamento del punteggio parziale: al 7′ il gol da grande opportunista di Trotta (che raccoglie un cross al bacio di Zito dalla sinistra e mette dentro in semigirata di piatto sinistro), porta in vantaggio subito l’Avellino. Al 19esimo, una mezza sbandata della difesa biancoverde consente ad Acquafresca di realizzare il pareggio del Bologna. Ma l’Avellino non demorde e ricomincia a correre e a crederci. Cosi al 44esimo arriva il giusto premio del secondo gol, sempre realizzato da Trotta, che riceve in area da Regoli, si gira e di sinistro batte imparabilmente Da Costa. Ma la sfortuna non vuole assolutamente smetterla di perseguitare la squadra biancoverde che, al 6′ della ripresa viene nuovamente raggiunta sul pari dal bolognese Cacia che sfrutta un errato disimpegno del portiere Frattali, che era uscito fuori dall’area,  e lo fulmina con un pallonetto a porta vuota. L’errore del pipelet avellinese ridà fiato ai Rossoblu, che sembrano controllare la partita. Ma i Lupi non sono per niente domi, perchè scelgono semplicemente di gestire la manovra per poi poter affondare i colpi all’improvviso. La rete del 3-2 per i Lupi arriva al 39′ con Kone, che, riprendendo una corta respinta della difesa bolognese, scocca dal limite un tiro al volo di rara potenza e precisione, che si insacca all’incrocio dei pali. Il nuovo vantaggio del Lupi mette in incredibile ansia e paura i padroni di casa, che non riescono più ad uscire dalla propria trequarti, salvo in qualche sporadico ed innocuo contropiede. L’Avellino ci crede e cinge d’assedio l’area rossoblu.Al 48′, come abbiamo detto, in apertura, la bellissima magia tecnica di Castaldo viene rimessa sulla traversa dalla punta delle dita della mano destra di Da Costa, che compie un autentico miracolo e toglie ai Lupi la gioia immensa di un insperato superamento del turno.

Il triplice fischio di Mariani di Aprilia manda alla finale play off un Bologna, che pur sconfitto  e dominato dai Lupi, si qualifica per il migliore piazzamento nella stagione regolare. Dopo la sconfitta immeritata di venerdi scorso al Partenio-Lombardi (decisa anche da un arbitraggio penalizzante per l’Avellino che aveva concesso il gol vincente di Sansone in netto fuorigioco) all’Avellino occorreva necessariamente vincere con due gol di scarto. Sembrava davvero un’impresa, ma i Lupi stasera ci sono andati davvero vicinissimi: a tre centimetri (per quella maledetta traversa). Ma moralmente quest’impresa è  riuscita!

Tutta l’Italia calcistica ha potuto vedere ed ammirare i ragazzi di Rastelli che si sono dimostrati superiori ai tanto celebrati e strapagati calciatori bolognesi. L’Avellino sul campo, come ha riconosciuto anche lo stesso Abodi (presidente della Lega di B) a fine partita, avrebbe meritato sul campo di andare in serie A, anche per la compostezza, la civiltà e lo spettacolo straordinario offerto sugli spalti dagli oltre 2500 tifosi biancoverdi, che hanno dato all’Italia intera l’ennesima dimostrazione di essere meritevoli di vedere il calcio in massima divisione. Speriamo che questo sarà possibile il prossimo anno.

 

 

 

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