Pescara – Avellino, le pagelle ai Lupi: sugli scudi Chiosa, Pisacane e Castaldo
Gomis S.V.
(dal 42′ pt. Frattali 6.5
Ottimo debutto in campionato per l’ex Cosenza, che nonostante sia chiamato a freddo a sostituire il portierone nero, se la cava davvero bene; ottima la deviazione oltre la traversa sulla splendida rovesciata di Maniero);
Pisacane 7
Dalle sue parti agiva l’instancabile Bjarnason, ma lo scugnizzo napoletano lo ha tenuto a bada magnificamente, rintuzzando con grinta e tenacia tutti i tentativi del biondo calciatore pescarese; Fabio è un difensore con i fiocchi, e poco importa se deve agire da centrale o da terzino: il suo rendimento è sempre alto;
Vergara 6
Il ventenne colombiano aveva un bruttissimo cliente dalle sue parti, il capitano Maniero, e tutto sommato non ha perso il duello, anche se forse, nell’occasione della rovesciata del pescarese, il possente difensore biancoverde poteva essere un pò piu’ reattivo;
Ely 5
Stava disimpegnandosi abbastanza bene, ma poi quella sciocchezza, commessa per giunta a centrocampo, con un cartellino rosso rimediato, che sembra anche legittimo, costringe la sua squadra per la terza volta in questa stagione a giocare in inferiorità numerica;
Chiosa 7
L’ex Torino regala una prestazione eccezionale, per la tempistica degli interventi, per la grandissima reattività e concentrazione: dalle sue parti è assolutamente vietato passare; gioca da terzino ma non fa mancare mai le proprie fondamentali diagonali;
D’Angelo 6.5
Gara di grandissimo sacrificio e sofferenza: tampona, sradica palloni e cerca di ripartire; si sfianca nel raddoppio sulla zona destra della trequarti biancoverde; peccato per quel cartellino giallo che gli impedirà di giocare contro il Bologna;
Konè 6
Non una prova maiuscola ma il suo prezioso apporto, specie in fase di non possesso, non viene meno, soprattutto nel secondo tempo quando c’è da soffrire per l’inferiorità numerica dei Lupi;
Schiavon 6
Tornava in campo dopo il lungo infortunio, e tutto sommato ha assicurato un buon contributo di esperienza, specie quando c’è stato da stringere i denti; peccato per quel cartellino giallo che lo costringerà ad un nuovo riposo, questa volta forzato;
Zito 6
A corrente alternata, anche perchè deve fare il terzino aggiunto, visto che dalle sue parti agisce un peperino da prendere con le molle come Politano; anche la sua diventa ben presto una partita di sacrificio;
Castaldo 7
Prestazione super da parte del Giuglianese, non tanto per la fase offensiva, che è risultata inconsistente per la situazione tattica che si è determinata in campo specie nel secondo tempo, ma per la sua grande capacità di sofferenza sia morale che fisica, viste tutte le botte che ha preso; non si è mai arreso e stoicamente si è sempre rialzato: un grande esempio per tutta la squadra;
Comi 6
Non il solito Gianmario, ma, come per Castaldo, questo match in riva all’Adriatico ha chiamato i Lupi ad una gara essenzialmente di contenimento, che ha lasciato poco tempo e spazio per le sortite offensive; poche le palle giocabili ricevute;
(dal 13′ st Arrighini 6
Nei piani di Rastelli, il suo ingresso doveva servire a ridare fiato alle iniziative offensive dei Lupi, considerata anche la sua agilità e velocità di gambe negli spazi larghi; ma poi l’espulsione di Ely ha costretto anche l’attaccante toscano a fare, spesso e volentieri, addirittura l’esterno basso di destra);
Rastelli 6
La sua squadra torna dall’Adriatico con un buon punto in classifica, ma se la fase di non possesso si è dimostrata assolutamente intelligente e produttiva, sono mancate ai suoi ragazzi ripartenze che potessero creare situazioni pericolose per gli avversari. In ogni caso, ci auguriamo che questo “brodino” preso in Abruzzo serva all’Avellino per riprendere consapevolezza nei suoi mezzi.