Play off Prima categoria: la Galluccese rimonta due gol nel finale all’Abellinum e vola in Promozione
Galluccese – Abellinum 2 – 2 dts
Galluccese: D’Arienzo, Iandoli, Storti, Cucciniello N., Pennetti, Cesa, D’Archi, Cucciniello R., Cunzo, Fiordellisi, De Nunzio. All.: Giannasca.
Abellinum: Cirillo, Ciaramella S., Della Rocca, Mercuro, De Stefano, Nocera, Faggiano, Cipolletta, Napolitano, Modesto, D’Argenio. All.: Della Rocca.
Arbitro: Vito Marrazzo di Nocera Inferiore.
Marcatori: 8′ Cipolletta (A), 15’st De Feo (A), 36’st rig. Cesa (G), 42′ st Cunzo (G).
Incredibile rimonta della Galluccese, che, a meno di dieci minuti dalla fine della sfida conclusiva per l’approdo in Promozione, era sotto di due gol con l’Abellinum. I ragazzi in maglia verde della compagine di Rione Mazzini riescono nell’impresa di pareggiare 2-2 una finale play off che aveva già preso la strada per Atripalda.
Davanti ad oltre 5oo spettatori (con nutrita rappresentanza atripaldese, sindaco Spagnuolo in testa) sul sintetico del Roca di S.Tommaso, è andato in scena l’ultimo atto del Torneo di Prima Categoria.
Alla squadra cara alla famiglia Galluccio, in virtù della classifica finale della stagione regolare, bastava un pareggio al termine dei supplementari, per acquisire il diritto a partecipare il prossimo anno al campionato di Promozione. Ma l’Abellinum, che aveva l’obbligo di espugnare il Roca, dopo soli otto minuti passava in vantaggio, grazie ad un gran gol di Cipolletta, che, raccogliendo un cross da calcio d’angolo, con un colpo di testa insaccava imparabilmente.
La reazione della Galluccese, ancorchè veemente, risultava stucchevole e poco produttiva ed andava ad infrangersi contro il muro eretto nella propria trequarti dagli Atripaldesi. Nella ripresa il canovaccio tattico non mutava di una virgola, con la Galluccese alla ricerca spasmodica (e sempre più nervosa) del gol del pareggio e l’Abellinum che si difendeva. La gara per gli avellinesi si metteva davvero male, allorquando, intorno al primo quarto d’ora della ripresa, sugli sviluppi di un contropiede dei sabatini, De Feo lasciava partire dai trenta metri un destro dalla velenosissima parabola che scavalcava D’Arienzo e si insaccava incredibilmente nel “sette” alla destra dell’estremo difensore della Galluccese, regalando agli atripaldesi un raddoppio assolutamente inseperato, e sicuramente eccessivo, per quanto mostrato in campo dalle due contendenti.
Lo 0-2 colpiva al cuore la Galluccese, che, tuttavia, spinta dall’immenso orgoglio, le provava tutte per non soccombere e gettare al vento una stagione intera. Cosi, quando ormai le speranze dei ragazzi della compagine di Rione Mazzini erano ridotte al lumicino, a meno di dieci minuti dalla fine, l’arbitro Marrazzo di Nocera Inferiore decretava un calcio di rigore per fallo in area di Nocera. Sul dischetto andava capitan Cesa che spiazzava Cirillo e accorciava le distanze. Nel finale concitato a 3 minuti dal 90′ arrivava anche il secondo gol avellinese: un bel tiro dal limite di Cunzo batteva inesorabilmente il portiere atripaldese e regalava l’increbile pari alla Galluccese. Si andava cosi ai supplementari, nel corso dei quali, in pratica, non succedeva niente di trascendentale, e la finalissima play off si chiudeva sul 2-2. Con questo risultato, la Galluccese poteva gioire per il tanto meritato salto di categoria.