Polisportiva Lioni – Avellino 0 – 3, tris dei Lupi ma la squadra biancoverde continua a non convincere
Polisportiva Lioni – Avellino 0 -3
Polisportiva Lioni: D’Aquino, Acka, Maresca, Amarante, Campagnuolo, Autiero, Asante, Ascione, Cacciottolo, Greco, Onesto. All. Antonio Marasco. A disposizione: Cuomo, Ciociola, Di Masi, Petrozzino, Marasco, Tanchyn, Elveti, Sanyang, Cosenza, Martiniello, Rizzo, Fontana, Fiorantino, Tamparulo.
Avellino: Marcone, Moretti, Auriletto, Ricciardi, Kanoute, Micovschi, Franco, Di Gaudio, Aya, Murano, Dall’Oglio. All. Roberto Taurino. A disposizione: Antignani, Bernardotto, Matera, Russo, Guadagni, Garetto, Tito, Scognamiglio, Ceccarelli, Tarcinale, Stanzione.
Marcatori: al 10′ Dall’Oglio, al 49′ sKanoute, al 53′ Russo.
Dopo la partita amichevole al Partenio-Lombardi contro la Casertana, la squadra guidata da mister Taurino è stata ospite della Polisportiva Lioni, militante nell’Eccellenza campana. Diciamo subito che, specie nel primo tempo, l’Avellino ha confermato le notevoli perplessità palesate nel test contro i Falchetti.
La rosa dei Lupi ha mostrato limiti strutturali, che non possono sfuggire anche ad un occhio meno esperto. La difesa a tre, imperniata sull’ex Salernitana Aya, lenta e macchinosa, pur al cospetto di avversari modesti, ha mostrato evidenti disagi, specie quando è stata presa in velocità.
Gli esterni di centrocampo, Micovschi e Ricciardi (specie quest’ultimo), pur dotati atleticamente hanno tradito chiare difficoltà nei cross dalle fasce. Nella zona centrale, unica nota positiva, è emersa la qualità, l’esperienza e l’intelligenza tattica di Dall’Oglio, ancorchè non supportato adeguatamente da Franco, che è sembrato timido e poco dinamico. In avanti, Di Gaudio non ha inciso più di tanto, mal supportando un abulico e quasi assente Murano. Sulla sinistra si è “distinto” per l’inconsistenza ed inconcludenza il confusionario Guadagni.
Meno peggio, c’è da dire, la formazione che Taurino ha proposto nella ripresa. Specie dal versante sinistro, dove agivano Tito e Kanoute, si sono viste apprezzabili iniziative, ma nulla di trascendentale, tenuto conto che difronte vi era uno sparring-partner abbastanza “malleabile”.
Infine, una parola sull’atteggiamento tattico degli uomini di Taurino ci sembra appena il caso che vada spesa: il tecnico pugliese, per portarsi avanti con l lavoro, potrebbe, a nostro sommesso avviso, anche cominciare a pensare a sistemi di gioco alternativi al 3-4-3, che al momento non ci pare redditizio, specie se le punte centrali si chiamano Murano o Bernardotto, che riescono a dare il meglio di sè solo quando vengono chiamati ad attaccare gli spazi, e non certamente giocando nelle maglie strette della difesa avversaria, magari dovendo agire spalle alla porta, cosa che non è propriamente nelle corde dei citati attaccanti biancoverdi.
Mancano ancora 19 giorni alla chiusura del calcio mercato, e più di tre settimane all’avvio del campionato. Quindi il tempo per correre ai ripari, almeno teoricamente, ci sarebbe. Ma, attenzione, un Avellino che possa essere definito competitivo per l’altissima classifica avrebbe bisogno, a nostro sommesso avviso, di almeno cinque o sei titolari.