Pratola Serra, i Carabinieri arrestano un 60enne per coltivazione abusiva di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi e munizioni

Continua incessante l’opera di prevenzione e repressione in ordine al contrasto di attività illecite legate al fenomeno dell’uso e spaccio di sostanze stupefacenti dispe munizioniosta dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino.
I Carabinieri della Stazione di Pratola Serra (Av), coadiuvati da personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Mirabella Eclano (Av), nell’ambito di un’attività di indagine finalizzata al contrasto del fenomeno della produzione e coltivazione di sostanze stupefacenti, hanno individuato una piantagione sul terrazzo di una abitazione privata sita nel centro del comune di Pratola Serra. I Militari dopo un periodo di osservazione hanno proceduto al controllo di tutta l’abitazione ed in particolare del terrazzo sospetto, dove sono state rinvenute 11 piante di marijuana alte cm. 40 circa e n. 9 piante di marijuana alte circa cm. 25 pronte per il trapianto. Nel prosieguo della perquisizione venivano inoltre rinvenute cartine per il confezionamento della sostanza stupefacente, una bilancia digitale di precisione nonché un fucile monocanna e munizionamento di armi comuni da sparo e da guerra illegalmente detenuti. Da successivi accertamenti eseguiti presso laboratorio dell’Arma dei Carabinieri si appurava che la sostanza in questione pesava complessivamente circa 2 kg. e che dalla stessa sarebbero state ricavate circa 1200 dosi pronte per essere immesse nel mercato locale. Il soggetto che curava tale “attività”, un 60enne pensionato, censurato, veniva quindi tratto in arresto per i reati di produzione e coltivazione di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di armi e detenzione illegale di munizionamento di armi comuni da sparo e da guerra.
La sostanza stupefacente, il materiale per in confezionamento, l’arma e il munizionamento venivano sottoposti a sequestro.
L’arrestato, su disposizione della Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore dott. Rosario Cantelmo, veniva ristretto presso le camere di sicurezza in attesa del giudizio con rito direttissimo da celebrarsi domani innanzi il Tribunale di Avellino.

 

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