Pro Vercelli – Avellino, le pagelle ai Lupi: Jidayi, Moretti e Lasik i migliori biancoverdi

Radunovic   6.5

E’ un gigante nelle uscite, ma anche tra i pali è una garanzia; non viene impensierito particolarmente dalle rarissime occasioni della Pro, ma la sua presenza tra i pali sta diventando un reale valore aggiunto;

Gonzalez     6

Nel primo tempo commette un errore banale in fase di disimpegno che poteva costare caro ai Lupi, ma poi la sua prestazione è senza ulteriori macchie;

Jidayi      7

Probabilmente la sua migliore partita di questo campionato: attento e determinato, sa sempre cogliere l’attimo giusto per anticipare gli avversari e spazzare con decisione; ormai l’ex stabiese è diventato una colonna di questo Avellino;

Djimsiti    6.5

Gli tocca controllare una punta di notevole valore ed esperienza come Rolando Bianchi, ma l’Elvetico-albanese francobolla l’ex torinese senza alcun cedimento;

Laverone   6.5

Sempre più a suo agio anche nel ruolo di terzino sinistro, perchè la sua fase difensiva è basata sul non comune senso della posizione, sulla grande esperienza e sull’anticipo, sempre impeccabile;

Lasik     7

In dubbio alla vigilia per un problema fisico, viene gettato nella mischia da Novellino e lui ripaga la fiducia del suo tecnico con una prestazione davvero maiuscola:  corre su e giù per la fascia di competenza, costringendo Mammarella a dover pensare più alle scorribande dello slovacco che alla proposizione di gioco della Pro Vercelli; sfortunatissimo al novantesimo per quella sua conclusione a botta sicura, dopo una grande percussione in area avversaria, che il portiere vercellese devia miracolosamente in angolo;

Paghera   6

Non al meglio della condizione fisica per via della faticaccia di sabato scorso, il centrocampista bresciano fa comunque in pieno la sua parte, senza demeritare;

(dal 74′  Omeonga  6

Gioca pochi minuti ma il suo ingresso ridà vigore ad una linea mediana biancoverde che stava perdendo colpi soprattutto nel non possesso);

Moretti      7

Se, con quello sciagurato tocco della palla con il braccio sinistro (che ha determinato il rigore per gli avversari) non fosse stato istintivo “artefice in negativo” dell’insperato pareggio vercellese (a soli dieci secondi dal triplice fischio) il centrocampista genovese sarebbe risultato semplicemente sontuoso: testa alta e visione di gioco da vendere, classe sopraffina e tocco vellutato, non ha sbagliato un solo passaggio, riuscendo ad intuire in anticipo anche le evoluzioni del gioco avversario;

D’Angelo   6.5

Solito cuore e consueta “vis pugnandi” per il capitano biancoverde, che raddoppia spesso e volentieri sulla fascia sinistra per contenere le folate offensive degli avversari; riesce a trovare un’ottima intesa con Laverone, cosa non facile considerato che entrambi sono destri naturali, impiegati sulla fascia mancina;

Verde       6

Realizza il rigore del vantaggio dei Lupi, anche se deve tirarlo due volte, e sul secondo tentativo è fortunato nel tap-in, ma per il resto la prestazione del peperino di Fuorigrotta risulta a corrente alternata;

(dal 56′  Castaldo   6

Non è il Gigi che tutti conosciamo, in quanto ha bisogno di ritrovare il ritmo gara dopo essere stato fuori per diverso tempo; tuttavia, la presenza in campo del Giuglianese si fa sentire, specie quando si procura diversi falli e fa rifiatare la squadra);

Ardemagni       6

Ha il grande merito di procurarsi il calcio di rigore ad inizio gara, ma poi nel complesso la sua prestazione non risulta all’altezza delle sue ultime partite, assolutamente strepitose;

(dal 68′  Eusepi   6

La sua forza d’urto dà molto fastidio alla difesa vercellese, che è costretta a perdere un tempo di gioco per i disimpegni e le ripartenze; l’ex pisano forse avrebbe potuto fare un pò di più nella fase di non possesso, soprattutto nei minuti finali, considerato che era il più fresco di tutti);

Novellino    6.5

Sicuramente due punti persi al Piola per i suoi ragazzi, che hanno subito la beffa del rigore a dieci secondi dal fischio finale, ma nel complesso la compagine biancoverde ha offerto un’altra prova di grande solidità e lucidità mentale in un campo “trappola” ; al tecnico di Montemarano non si può imputare assolutamente niente.

 

 

 

 

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