Rassegna di Musica d’organo: ad Avellino arriva Libertucci, l’organista di Papa Francesco
Sarà uno dei più grandi organisti italiani a concludere venerdì 10 febbraio, alle ore 19 presso la Chiesa Cattedrale di Avellino, la I Rassegna di Musica d’Organo “Laudate Dominum in Chordis et Organo” organizzata dall’Ufficio Beni Culturali e Edilizia di Culto della Diocesi di Avellino.
Sui tasti dell’organo del Duomo di Avellino, restaurato con i fondi dell’8×1000, scorreranno le dita di Gianluca Libertucci, organista della Basilica di San Pietro a Roma, della Cappella dei Santi Martino e Sebastiano della Guardia Svizzera Pontificia, delle Udienze Generali del Papa e della chiesa di Santa Maria dell’Orto in Trastevere, sempre a Roma.
Titolare della cattedra di “Organo e composizione organistica” presso il Conservatorio di Musica “Benedetto Marcello” di Venezia, Libertucci svolge un’intensa attività concertistica solistica nell’ambito dei maggiori festival organistici nazionali ed internazionali.
Particolarmente ricco il suo curriculum: nel 2007 e nel 2013 ha eseguito rispettivamente con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e con l’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma il “Concerto in sol minore” per organo, orchestra d’archi e timpani di Francis Poulenc.
Libertucci ha anche progettato il nuovo grande organo per l’auditorium dell’Istituto Musicale “Vincenzo Bellini” di Catania ed è stato componente e coordinatore della commissione tecnico-artistica per il restauro del prestigioso organo a cinque tastiere e tre consolles costruito nel XVIII secolo da Donato Del Piano per l’Abbazia Benedettina di San Nicolò l’Arena in Catania.
Nel dicembre 2002 ha partecipato al concerto inaugurale del nuovo organo della Cappella Sistina e nel maggio 2007 ha tenuto il concerto inaugurale del nuovo organo della Cappella del Governatorato della Città del Vaticano alla presenza di S.S. Benedetto XVI.
Come organista ha collaborato con prestigiose istituzioni lirico-sinfoniche quali il Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il Teatro dell’Opera di Roma, il Coro e l’Orchestra del Teatro Bolshoi di Mosca.
“Con l’esibizione di Gianluca Libertucci – osserva Modestino Picariello, direttore dell’Ufficio Beni Culturali e Edilizia di Culto della Diocesi di Avellino – si chiude la prima rassegna di musica d’organo che ha visto giungere ad Avellino ed in Irpinia alcuni dei più grandi interpreti della musica sacra. Un’occasione per riscoprire i tanti piccoli tesori artistici conservati nelle nostra chiese e per rivolgere una preghiera al Signore nel segno della musica e del canto, sublimi forme d’arte che avvicinano l’uomo al Trascendente”.