Roma, dal 23 marzo i primi “assistenti di sala” per rendere più umana l’accoglienza nel Pronto soccorso

Nei pronti soccorso del Lazio arrivano da lunedì i primi ‘steward’, personale non medico ma ‘assistenti di sala’ in pettorina bianca formati per offrire assistenza e informazioni ai pazienti che arrivano nei Dea o che attendono di essere curati: essere insomma “il volto umano” dell’accoglienza nelle strutture d’emergenza.

I primi 24 assistenti, presentati oggi in giunta dal presidente della Regione Nicola Zingaretti, prenderanno servizio in otto Ps della Capitale: San Camillo, Policlinico Umberto I, Grassi, Tor Vergata, Pertini, San Giovanni, Sant’Eugenio, Sant’Andrea. Si tratta di dipendenti della società regionale Lazio Service, che hanno seguito uno specifico corso di formazione presso la Asl Roma B e svolto uno stage nei pronti soccorso di una settimana. Saranno a disposizione dal lunedì al venerdì tre assistenti di sala in ogni struttura, due il sabato.

Saranno immediatamente identificabili attraverso una specifica pettorina; dotati di un tablet, è stato spiegato oggi, non hanno competenze sanitarie ma “saranno fondamentali per gestire i rapporti con i pazienti e i loro familiari, che spesso li accompagnano o che in seguito al ricovero giungono nelle strutture per chiedere informazioni”. Gli ‘steward’ avranno accesso al portale della Regione SaluteLazio.it e saranno in grado così di offrire ai cittadini in tempo reale maggiori informazioni su tutti i nuovi servizi: dalla Case della Salute agli Ambulatori di Cure Primarie.

Avranno anche il compito di stilare, tutti i giorni, un ‘diario di bordo’ per sottolineare e specificare criticità e problematiche al fine di permettere a chi dirige le strutture di potere individuare a breve le soluzioni più adeguate. Tre volte l’anno risponderanno anche a un questionario che segnalerà il grado di soddisfazione dei cittadini sui servizi offerti.

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