S.Martino Valle Caudina, spacciavano banconote da 50 euro false: i Carabinieri bloccano e denunciano tre persone

È di tre persone denunciate in stato di libertà per detenzione e spendita di monete falsificate il bilancio di un’operazione lampo condotta dai Carabinieri della Stazione di San Martino Valle Caudina.

I militari, impegnati in un servizio perlustrativo nell’ambito della capillare attività di controllo del territorio che il Comando Provinciale Carabinieri di Avellino quotidianamente dispiega al fine di garantire sicurezza e rispetto della legalità, intervenivano presso una rivendita di tabacchi poiché la titolare dell’esercizio aveva segnalato loro il tentativo, posto in essere da tre soggetti, di “rifilargli” una banconota a suo dire sospetta.

L’immediata attività investigativa sviluppata dai militari, estrinsecatasi attraverso l’acquisizione di utili informazioni nonché di video dalle telecamere di tutta la zona, permetteva di determinare l’autovettura utilizzata dai malfattori. La tempestività di intervento consentiva quindi alla Gazzella dell’Arma di rintracciare il veicolo identificandone gli occupanti in tre individui, un 29enne ed un 30enne di Pratola Serra ed un 41enne di Santa Paolina, già noti alle Forze di Polizia. Gli stessi, all’esito di perquisizione venivano trovati in possesso di 300 euro in banconote da 50 euro risultate abilmente contraffatte.

Le sei banconote sono state quindi sottoposte a sequestro e, alla luce delle evidenze raccolte, a carico dei tre scattava la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dr. Rosario Cantelmo, ritenuti responsabili del reato di detenzione e spendita di monete falsificate.

Inoltre, attesa l’illiceità della condotta posta in essere che rendeva ingiustificata la loro presenza in quel Comune, gli stessi venivano proposti per l’emissione della misura di prevenzione del Rimpatrio con Foglio di Via Obbligatorio.

Sono in corso indagini dell’Arma tese ad accertare sia la provenienza delle banconote sia l’eventuale responsabilità dei tre denunciati in altri analoghi episodi.

Loading