Sabato 9 aprile al Teatro Nadur di Cicciano va in scena “Camera 601” una farsa in tre atti del regista irpino Pasquale Candela
“C’era una volta… Un dentista, una donna attraente e un venditore di automobili. E poi c’era una stanza d’albergo, la CAMERA 601 del Wilson Hotel. E c’erano la noia della routine quotidiana, e due goffi e improvvisati assassini…”. Questo potrebbe essere l’incipit di questa farsa divertentissima, che verrà portata in scena Sabato 9 aprile 2016 , alle ore 21.00, presso il Teatro Nadur di Cicciano (NA), dopo il sold out registrato per tre sere a Roma, al teatro Kopò. Una stanza, due uomini e la stessa donna. L’essenza del piacere, l’incarnazione del savoir faire contrapposta al grigiore e alla routine di un amore asfissiante. Qualcosa, però, non va secondo i piani. La farsa è diretta con maestria da Pasquale Candela, regista irpino di Baiano, trapiantato a Roma, dove insegna all’Accademia Internazionale di Teatro, e prodotta dal “Il Demiurgo srls”. L’opera si avvale dell’interpretazione di tre attori giovani e al contempo esperti: Lilith Petillo (Bridget), da corpo a un personaggio estremamente divertente, oscillante tra la nevrosi e la noia, passando per la passione; Venanzio Amoroso (Alan) interpreta un dentista piacente, innamorato delle donne (forse anche di Bridget, sua amante. Ma non è poi così scontato…) e soprattutto di se stesso; Danilo Franti, invece, interpreta Freddy, rivenditore d’auto imbranato, asmatico, nevrotico, cornuto per vocazione, marito felice d’una donna infelice e infedele (Bridget). A un certo punto, di fronte al rifiuto di Freddy al concedere il divorzio a Bridget, invaghitasi di Alan, i due amanti decidono di agire: uccideranno Freddy! E lo faranno nella camera 601 del Wilson Hotel. Ma anche per l’omicidio, in fondo, ci vuole talento. E quindi quel che ne verrà fuori sarà tutto tranne che cruento. Risate assicurate, insomma. In un’opera gradevole e intelligente.