Salernitana – Avellino 2 – 0, i Lupi perdono anche all’Arechi ed ora si fa molto dura

Salernitana-Avellino   2 – 0

 

Salernitana: Gomis, Perico, Tuia, Bernardini, Vitale, Minala (dal 65′ Improta), Della Rocca, Zito (dal 91′ Bittante), Rosina (dal 77’ Ronaldo), Coda, Sprocati. A disposizioneTerracciano, Schiavi, Busellato, Donnarumma, Mantovani, Carrafiello. All.: Bollini.

Avellino: Radunovic, Lasik, Migliorini, Djimsiti, Perrotta, Verde (dal 46′ Bidaoui), Paghera (dal 58′ Moretti), Omeonga, D’Angelo (dal 77’ Soumarè), Castaldo, Ardemagni. A disposizione: Lezzerini, Eusepi, Asmah, Solerio, Jidayi, Camarà. All.: Novellino.

Arbitro: Pinzani di Empoli. Assistenti: Prenna di Molfetta e Cecconi di Empoli. Quarto uomo: Viotti di Tivoli.

Marcatori: al 65’ Coda, all’88’ Improta.

Espulso: Bidaoui al 91′. Ammoniti: Paghera, Lasik, Minala (S), Djimsiti, D’Angelo e Perico (S). Angoli 8-11. Rec.: 1’ pt; 5’ st.

 

 

Incredibile debacle dei Lupi anche all’Arechi di Salerno. Un secco due a zero dei Granata rispedisce i ragazzi di Novellino nell’inferno dei play out, con il timore non molto improbabile di dover disputare una coda di campionato, uno spareggio salvezza che sarebbe una vera catastrofe.

L’Avellino ha ripetuto in qualche maniera e per certi versi lo stesso atteggiamento in campo che ebbe due settimane orsono al Ciro Vigorito di Benevento. In pratica, anche all’Arechi stesso copione: Biancoverdi poco incisivi e a tratti rinunciatari. Era una partita che, al di là dei risvolti campanilistici, aveva una valenza fondamentale per la compagine irpina, che, a differenza, dei rivali granata, dovevano trarre il massimo in termini di punti da questo confronto, attesa la classifica che nelle ultime settimane è divenuta assolutamente preoccupante. Ma, benchè le motivazioni fossero in qualche modo “sbilanciate” sul versante irpino, i ragazzi di Novellino non sono riusciti ad interpretare questo derby con la giusta mentalità. Ad un dato momento del match sembrava quasi che le due contendenti si fossero scambiati i ruoli: l’Avellino era quella ormai appagata, e la Salernitana era affamata di punti.

Un primo tempo dei Lupi davvero imbarazzante, con la Salernitana che prendeva campo man mano che avanzavano i minuti e l’Avellino che rinculava, forse più per timore che per scelta tattica. Buon per Novellino che Radunovic in almeno un paio di occasioni fosse riuscito a dire di no a Coda, con due interventi prodigiosi su altrettanti tentativi del bomber granata di testa e di piede.

Chiuso il primo tempo in affanno e con zero conclusioni contro la porta di Gomis, l’Avellino iniziava la ripresa con una staffetta, forse già programmata da Novellino: fuori un evanescente Verde e dentro il veloce Bidaoui. Lupi a trazione decisamente anteriore. Ma tolta un’occasione giusto al 46′ di Castaldo che di testa impegna severamente l’ex Gomis. Ma è un fuoco di paglia perchè, i Lupi, pur guadagnando un pò di campo rispetto al primo tempo, non riuvano ad arrivare con buona frequenza negli ultimi venti metri salernitani. In compenso, si fa per dire, lascavano parecchi pericolosi spazi alle ripartenze dei padroni di casa. Cosi, accadeva che al 25′ della ripresa, un lancio lungo trovava sul filo del fuorigioco Coda, che prendeva sul tempo la difesa avellinese e infilava un Radunovic, forse rimasto troppo fermo nei pressi  della propria porta senza uscire, e infilava un ottimo diagonale sulla destra del pipelet irpino.

L’Avellino accusava il colpo e pur arrivando un paio di volte alla conclusione, in entrambi i casi con Bidaoui, non riusciva a trovare il pareggio. Anzi negli ultimi concitati minuti, i Lupi trovavano anche il modo di subire, sempre in contropiede anche il raddoppio ad opera di Improta.

Con questa sconfitta le cose si mettono davvero male per l’Avellino che giovedi dovrà necessariamente battere il Latina in casa e sperare che con 49 punti riesca a salvarsi. Ammenocchè non venga in soccorso dei Lupi la sentenza di appello per il calcioscommesse che presumibilmente per la fine della prossima settimana dovrebbe mettere la parola fine a quella brutta vicenda di tre stagioni orsono.

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