Salernitana – Avellino, le pagelle ai Lupi: Arini commovente, Biraschi personalità da vendere, ma anche Zito decisamente positivo

Frattali   5.5

Non eccessivamente impegnato dagli avanti salernitani, forse sul secondo gol poteva posizionarsi un pò  meglio, sebbene il tiro a giro di Gabbionetta fosse ben indirizzato;

Nitriansky     5

Esordio brutto per il difensore ceco che appare impacciato e macchinoso, addirittura quasi insicuro: sembra che ancora non si sia calato nei meccanismi e negli automatismi della squadra;

(dal 23′ st  Giron   6

Viene gettato nella mischia nell’ultimo quarto di gara e sostanzialmente non se la cava male, proponendo pure qualche iniziativa sulla fascia di competenza, che rivela il suo poderoso incedere, da tenere nella giusta considerazione da parte del tecnico veneto);

Biraschi       7

La sua personalità, grinta, tempistica ed intelligenza nella lettura delle azioni offensive degli avversari, fanno del 21enne romano l’attuale perno della terza linea biancoverde; anche all’Arechi fa vedere tutta la sua grande valenza tecnica; se, come auspicabile, dovesse proseguire di questo passo, la cadetteria per lui sarà solo una semplice tappa;

(dal 33′ st Nica S.V.);

Rea      5

Scarsamente reattivo, sembra soffrire particolarmente gli inserimenti centrali dei granata; nel primo tempo si sintonizza assai poco soprattutto con Frattali, non leggendo bene la traiettoria di qualche traversone avversario;

Visconti       5

Decisamente fuori forma, soffre parecchio le iniziative degli esterni salernitani; il second0 gol di Gabionetta è addirittura disarmante e suggella una prestazione decisamente negativa dell’ex Cremonese;

Gavazzi   5.5

Nella prima frazione di gioco accettabile la sua prestazione, sebbene la proposta offensiva biancoverde trovi sbocchi più sul lato sinistro; nel secondo tempo diventa spesso e volentieri attaccante aggiunto, ma è sanguinoso ed imperdonabile l’errore sotto la porta granata, che avrebbe potuto dare un meritato vantaggio ai Lupi;

Arini    7.5

Signori, giù il cappello dinanzi a capitan Arini: la sua è decisamente una delle migliori prestazioni in assoluto da quando veste la gloriosa casacca biancoverde;  siamo convinti che Mariano sia tornato quello degli altissimi livelli del girone di andata del primo anno in cadetteria; in alcuni frangenti di gara appare addirittura commovente per la grinta, il dinamismo, il piglio e la personalità con la quale prende per mano la squadra; moto perpetuo, è su tutti i palloni e dovunque c’è lui per l’avversario è vietato passare; esempio di grande serietà ed attaccamento alla maglia;

Zito     7

Propizia il momentaneo pareggio dei Lupi e risulta una costante spina nel fianco della retroguardia salernitana, che non riesce proprio a prendere le giuste contromisure su di lui; corre per novanta minuti e questa ci pare già una gran bella notizia; il ritorno di Zito a prestazioni di questo livello è sicuramente di notevole conforto per l’immediato futuro della squadra di Tesser;

Insigne   5

Sarà stata l’emozione dell’esordio giusto in un derby cosi importante, ma sta di fatto che lo scugnizzo napoletano è sembrato assai evanescente; da uno come lui ci si aspetta sempre la giocata vincente, ma oggi all’Arechi ha fatto da spettatore non pagante;

Trotta      5,5

Il gol del pareggio gli consente di ricevere quel mezzo punto in più che gli evita un giudizio ancor più negativo: francamente a noi è piaciuto poco, specie nella ripresa, allorquando, con i Lupi alla ricerca del pari, si intestardisce a mettersi in proprio, dando l’impressione di avere una sorta di eccesso di sicurezza nei propri mezzi, che lo porta a cercare il tiro anche  da distanze e da posizioni non ideali, senza vedere i movimenti dei compagni e senza preoccuparsi di mettersi al servizio degli stessi; un giocatore cosi non serve a Tesser; è  auspicabile che gli si faccia capire che le sue enormi potenzialità debbono “incastrarsi”  con quelle dell’intera squadra;

Tavano     5

Giornataccia per l’attaccante casertano che incide pochissimo sulla fase terminale della manovra offensiva dei Lupi; in una delle rarissime occasioni in cui si fa vedere, sparacchia in braccio al portiere avversario da posizione non impossibile;

(dal 14′ st Mokulu   5

Tantissimo fumo ma dell’arrosto neppure l’ombra; il possente attaccante belga porta solo confusione finale nell’intasatissima area granata);

Tesser     5

D’accordo, l’Avellino non meritava di perdere il derby, contro un avversaria decisamente alla sua portata, ma qua non sono in discussione i meriti della Salernitana, semmai demeriti dei Lupi, che sono stati diversi e tra questi, alcuni originati da errori di valutazione della panchina. Mister Tesser fa bene a portare avanti il proprio disegno tattico, ma un match come quello contro i Granata esigeva un certo equilibrio a centrocampo, cosa che purtroppo non c’è stata; la fase di possesso è risultata accettabile, ma quella in cui la palla cambiava repentinamente padrone doveva trrovare una compagine biancoverde con un argine più consistente nella zona nevralgica del campo; un Insigne evanescente sulla trequarti, un Gavazzi a destra e uno Zito a sinistra che spesso si sovrapponevano sulla trequarti, dando l’impressione che i Lupi agissero con un numero ridondante di attaccanti, ha sicuramente stimolato ed agevolato le ripartenze degli uomini di Torrente, che, nell’uno contro uno, hanno avuto partita vinta.

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