Sandro Abate Avellino – Berardinello Padova 2 – 2, gli ospiti pareggiano su rigore a due secondi dalla fine

Sandro Abate Avellino – Berardinello Padova 2 – 2

Sandro Abate Avellino: Perez, Bagatini, Fantecele, Abate, Dalcin, Vitiello, Rizzo, Ercolessi, Santamaria, Lombardi, Crema, Kakà, Iandolo, Nicolodi. All. Comella

Berardinello Padova: Bastini, Alba, Rafinha, Vitale, Mello, Morassi, Alves, Disarò, De Luca, Paganini, Fornari, Joselito, Parrel, Benelle. All. Giampaolo

Arbitri: Manzione (Salerno) e Beneduce (Nola). Crono: Ciccarelli (Napoli)

Marcatori: all’8’30” p.t. Mello, al 27’50″ Crema, al 9’20” Alba (P), al 29’58” Fornari (P) su rigore.

I ragazzi della Sandro Abate, dopo aver condotto per due reti a zero, prima subiscono il gol che accorcia le distanze e poi addirittura il pareggio a soli due secondi dalla fine su calcio di rigore. Dunque, sfuma proprio all’ultimo respiro una vittoria per i Lupi che sarebbe stata davvero corroborante dopo la figuaraccia rimediata in quel di Pescara.

Eppure sembrava una partita che, pur con tantissima sofferenza, era destinata a consegnare tre punti d’oro alla Sandro Abate Avellino, che aveva sbloccato la gara dopo otto minuti e mezzo, al termine di un’azione rocambolesca, che si era chiusa con la sfortunata carambola che aveva coinvolto l’ex Victor Mello che aveva ribadito involontariamente in rete una respinta del suo stesso portiere. Chiuso il primo tempo con il minimo vantaggio, gli Irpini avevano controllato, sia pure con tantissima fatica, il veemente ritorno dei Padovani che non ci stavano a perdere. Dopo sette minuti e cinquanta della ripresa il gol in contropiede di Crema sembrava aver messo in ghiaccio la vittoria degli Avellinesi,

Invece, dopo aver accorciato le distanze poco prima della metà della seconda frazione, grazie ad un calcio di punizione di Alba, gli ospiti hanno intensificato gli sforzi per cercare di pervenire al pareggio. Ma la Sandro Abate ha saputo tenere botta, ed anzi è anche andata vicinissima alla segnatura del terzo gol. Poi, l’epilogo proprio allo spirare della gara: un tiro disperato di un calcettista di Padova impattava sul braccio, alzato in maniera scomposta, di Dalcin a soli due secondi dalla sirena. Calcio di rigore inevitabile. Dal dischetto Fornari non perdonava Perez e portava a casa un punto sostanzialmente meritato.

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