Sant’Angelo dei Lombardi, rubano in un albero ma vengono incastrati dalle telecamere: due bulgari denunciati dai Carabinieri
Prosegue senza sosta la lotta alla piaga rappresentata dalla criminalità predatoria, condotta dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino e che ogni giorno vede impiegati i militari dell’Arma in un capillare controllo del territorio teso a garantire sicurezza e rispetto della legalità. I Carabinieri della Compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi hanno posto grande attenzione alla problematica, intensificando i controlli e garantendo la massima presenza di uomini sul territorio, soprattutto durante le ore notturne ed in quelle aree particolarmente colpite dal fenomeno, sia per prevenire i reati predatori che per intervenire con tempestività ed efficacia quando necessario.
Ed ancora una volta tali sforzi hanno portati i loro frutti.
Attraverso lo sviluppo delle immagini dell’“occhio elettronico” sono stati individuati due soggetti, entrambi di origini bulgare, per i quali, all’esito degli accertamenti, è scattato il deferimento all’Autorità Giudiziaria poiché ritenuti responsabili del reato Furto aggravato in concorso.
L’operazione che è stata messa a segno dai militari della Stazione di Sant’Angelo dei Lombardi, ha avuto origine dalla denuncia di un furto di un paio di sci perpetrato lunedì scorso all’interno di una struttura alberghiera del luogo, attualmente inattiva.
I Carabinieri, coadiuvati dai colleghi dell’Aliquota Radiomobile, hanno avviato immediatamente una meticolosa e certosina attività di indagine, estrinsecatasi attraverso l’acquisizione di utili informazioni nonché lo sviluppo delle immagini riprese dalle telecamere automatiche ad infrarossi (le cosiddette “fototrappole”), al termine della quale si è giunti all’identificazione dei due presunti autori.
La successiva perquisizione eseguita presso il domicilio dei due stranieri, ha permesso il recupero della refurtiva che sarà restituita agli aventi diritto.
Alla luce dei gravi indizi di colpevolezza, per il 20enne ed il 35enne è dunque scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino.