Sconfitta amara ed immeritata per i Lupi a Bari, con un risultato (4-2) totalmente bugiardo – Ma i Biancoverdi devono recitare il “Mea culpa”
Bari – Avellino 4 – 2
Bari: Donnarumma, Salviato, Ligi, Contini, Sabelli (76′ Calderoni), Defendi, Romizi, Sciaudone, Stevanovic (73′ Galano), Caputo, De Luca (89′ Rossini. A disposizone: Guarna, Minala, Filippini, Wolski, Gomelt, Stoian. All. Devis Mangia.
Avellino: Gomis, Pisacane, Ely, Chiosa, Bittante (56′ Zito), Koné, Arini, Schiavon (68′ Soumarè), Visconti, Castaldo, Comi (70′ Pozzebon). A disposizione: Frattali, D’Angelo, Arrighini, Regoli, Vergara, Filkor. All. Massimo Rastelli.
Arbitro: Fabbri di Ravenna.
Guardalinee: Rodolfo Di Vuolo di Castellammare di Stabia e Alessandro Lo Cicero di Brescia.
Quarto uomo: Valerio Marini di Roma.
Marcatori: 8′ Romizi (B), 13′ Caputo (B), 26′ Comi, 49′ Sabelli (B), 70′ Castaldo, 93′ Caputo (B) rig.
Ammoniti: Caputo (B), Schiavon, Bittante, Romizi (B), Salviato (B), Arini, Pisacane.
Note: Angoli: 3-8 per l’Avellino. Recupero: 2′ pt; 4’st. Spettatori: 25.000 circa di cui circa 1.500 supporters dell’Avellino.
L’Avellino ha giocato ed il Bari ha vinto! L’Avellino ha tirato in porta ed il Bari ha segnato! Ecco, queste sono le due semplici “didascalie” da mettere in calce alle fotografie di un match che risulta francamente bugiardo. Certo, chi dovesse leggere il risultato, senza aver visto la partita, potrebbe dire che quattro gol non si subiscono per caso oppure non si realizzano se non si dimostra una certa superiorità rispetto all’avversario. Invece è successo davvero più o meno cosi: il Bari ha fatto piu’ gol che tiri in porta! E senza citare un altro dato: l’Avellino ha realizzato tre reti e l’arbitro ne ha concessi solo due!
Però è chiaro che oltre che con la dea bendata e con un arbitraggio penalizzante (gol del possibile 2-2 di Comi inspiegabilmente annullato per un fuorigioco che ha visto solo il collaboratore del mediocre Fabbri di Ravenna) i Lupi debbono prendersela con sè stessi, perchè sono stati autori di errori personali anche vistosi. Ci pare doveroso sottolineare che alcuni elementi biancoverdi debbono recitare il “mea culpa” per l’esito di una gara che nel complesso avrebbe dovuto e potuto essere completamente diverso, certamente meno sfavorevole all’Avellino.
Non si possono concedere due gol nei primi 13 minuti per errori decisamente banali, per non dire “grotteschi”, con il primo che ci pare proprio debba essere catalogato come vistosa papera di Gomis, ed il secondo a seguito di un cross innocuo dalla destra con la difesa biancoverde completamente addormentata!
Partire con un handicap di “meno due” in meno di un quarto d’ora avrebbe abbattuto qualsiasi squadra. Ma l’Avellino ha mille risorse in fase offensiva, specie se può contare sulla buona salute di un tandem d’attacco (Comi-Castaldo) che forse poche compagini in cadetteria possono vantare. Infatti l’ex milanista segna il primo gol avellinese con un tuffo di testa su delizioso assist di Castaldo. Poi la stessa “premiata ditta” confeziona anche il “cioccolatino” del gol del pareggio di Comi, che incrocia un ottimo destro che si deposita nell’angolino piu’ lontano dove Donnarumma non può arrivarci. Ma il primo assistente alza inspiegabilmente la bandierina e toglie ai Lupi il meritatissimo pareggio. Si chiude cosi un primo tempo dove si è visto quasi sempre l’Avellino, con il Bari che è rimasto incredibilmente in vantaggio.
La ripresa, in pratica, si apre cosi come si era aperta la prima frazione: svarione dei Lupi e ripartenza mortifera del Bari che incredibilmente porta a tre le proprie reti. Gara chiusa? Neppure per sogno: Castaldo e Comi sono piu’ che vivi, e, nonostante una giornataccia di Arini e Bittante, che mettono sempre in ansia la propria retroguardia, tengono il Bari inchiodato nella sua trequarti. Dopo un gran colpo di testa di Comi da due metri, che Donnarumma respinge d’istinto, il secondo gol di Castaldo (una perla di rara bellezza, con una frustata di testa che si insacca all’incrocio dei pali) riapre il risultato del match. Poi c’è un continuo tambureggiare dei Lupi alla spasmodica ricerca del piu’ che meritato pari. Che viene soltanto sfiorato con un bel diagonale del giovanissimo Soumarè, che l’estremo difensore pugliese devia miracolosamente in angolo. E il Bari? Passivo ed in balìa dell’incedere nervoso dei Lupi, che debbono arrendersi alla sfortuna. Il quarto gol segnato da Caputo al 93esimo su un rigore inventato dal mediocre Fabbri di Ravenna è semplicemente un dettaglio negativo per i Biancoverdi, certamente non un motivo di grande vanto per i Baresi, che portano a casa tre punti assolutamente immeritati.
Per i ragazzi di Rastelli resta comunque la bellissima figura, almeno in termini di reattività e combattività, ed il ringraziamento dei circa 15oo sostenitori che non hanno mai fatto mancare il proprio apporto in termini di incitamento. Sabato prossimo i Lupi torneranno al Partenio-Lombardi per affrontare la Virtus Lanciano. Speriamo sia l’occasione giusta per il rilancio in grande stile della rincorsa biancoverde.