Serino, sorpresi in possesso di sei chili di hashish: padre e figlia arrestati dai Carabinieri

Prosegue l’azione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino quotidianamente impegnati nel controllo del territorio finalizzato a garantire sicurezza e rispetto della legalità. E nel mirino degli uomini e donne dell’Arma c’è sempre la piaga del consumo di sostanze stupefacenti che, diffondendosi finanche tra le fasce di età più basse, va a macchiare di toni cupi il colorito fenomeno dell’aggregazione giovanile.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avellino, unitamente a quelli della Stazione di Serino, hanno tratto in arresto due persone del luogo ritenute responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I fatti si sono svolti nella serata di ieri, in Serino (AV): i Carabinieri della locale Stazione, durante apposito servizio di perlustrazione del territorio, hanno proceduto al controllo di una Golf con alla guida un 55enne del luogo, già noto alle forze dell’ordine. A bordo dell’auto anche la figlia di 25 anni.

Appena fermati gli stessi manifestavano un apparente ed inspiegato nervosismo tale da insospettire i militari operanti che decidevano quindi di approfondire il controllo. Infatti, a seguito di perquisizione si rinvenivano, accuratamente occultati sotto il sedile lato passeggero, sei pacchi contenenti complessivamente sei chilogrammi di hashish, suddivisi in panetti da 100 grammi cadauno.

Traslata la scena dell’operazione presso gli uffici del Comando Stazione di Serino, i Carabinieri inviavano lo stupefacente presso il Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti (L.A.S.S.) del contermine Comando Provinciale di Salerno ove i militari specializzati, all’esito di accertamenti tecnici e qualitativi, quantificavano il numero di dosi ricavabili dalla sostanza rinvenuta in circa 35.000, per un valore commerciale al dettaglio sulla piazza avellinese calcolato tra i 90mila ed i 120 mila euro.

Padre e figlia, le cui responsabilità venivano dunque definitivamente sancite dalle analisi tossicologiche di laboratorio, inchiodati alle proprie responsabilità da tutte le evidenze raccolte, sono stati dichiarati in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo, trattenuti presso le camere di sicurezza del Comando Provinciale di Avellino in attesa di comparire nella mattinata odierna dinanzi al Tribunale per essere giudicati con la formula del rito direttissimo.

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