Si è spento a 83 anni Tullio Regge, genio della fisica quantistica e della divulgazione scientifica
E’ morto il fisico Tullio Regge. Torinese, 83 anni, ha avuto un ruolo di primo piano nella meccanica quantistica ed ha giocato un ruolo altrettanto importante nella divulgazione scientifica. Malato da tempo di sclerosi, negli ultimi tempi aveva avuto un peggioramento ed era stato ricoverato per una polmonite nell’ospedale San Luigi di Orbassano, dove è morto il 23 ottobre.
Nato a Torino l’11 luglio 1931, nella stessa città, nel 1952, si era laureato in fisica per poi spostarsi negli Stati Uniti dove nel 1956 conseguì il dottorato in fisica presso la Rochester University di New York. Dal 1958 al 1959 collaborò con il fisico tedesco Werner Karl Heisenberg, considerato uno dei fondatori della meccanica quantistica. Nel 1961 ottenne la cattedra di fisica teorica all’Università di Torino. Successivamente andò di nuovo negli Stati Uniti, prima alla Princeton University e poi all’Institute for Advanced Study. Fece ritorno in Italia nel 1979.
Notevole il suo contributo alla fisica: la teoria dei poli di Regge, che descrive gli urti tra particelle, ha gettato le basi per la teoria delle stringhe che tenta di combinare la relatività che descrive il macrocosmo e la meccanica quantistica che invece descrive il microcosmo. Fra i contributi più importanti vi è anche il calcolo di Regge, ”una tecnica diversa, rispetto al calcolo infinitesimale, per affrontare l’equazione di Einstein sulla relatività generale”, sottolinea il vicepresidente dell’Istituto Nazionale di fisica Nucleare (Infn) Antonio Masiero.
Regge è stato anche uno dei più grandi divulgatori scientifici italiani, autore di molti libri tra cui ‘Dialogo’ con Primo Levi, aveva scritto a lungo anche per la rivista Le Scienze. ”La sua curiosità, lo ha portato a cimentarsi anche nelle arti visuali (uno dei primi esempi di arte digitale), nella fantascienza e persino nel design, la poltrona detecma, che ha progettato negli anni ’70, è oggi esposta in importanti musei di arte moderna” spiega Stefano Sandrelli, scrittore e giornalista, autore con Regge della sua autobiografia. A Regge è stato dedicato anche un asteroide, 3778 Regge.
“Ha contribuito ad avvicinare la società alla scienza: ha spiegato a tutti come l’indipendenza del pensiero, l’apertura all’innovazione senza preconcetti e la capacità critica siano aspetti fondamentali trasversali a tutta la cultura”: così il rettore del Politecnico di Torino, Marco Gilli, ricorda così Tullio Regge nell’esprimere il suo cordoglio personale e quello di tutto l’Ateneo. Al Politecnico di Torino Regge ha insegnato Teoria Quantistica della Materia, diventando poi professore Emerito.
“Con Tullio Regge scompare uno dei più grandi scienziati del nostro tempo: sapeva unire il genio, che a pochi è dato in sorte, con la capacità di parlare, di farsi capire e di aprire alla comprensione tutti i più grandi misteri della fisica”. Lo afferma il sindaco di Torino, e presidente dell’Anci, Piero Fassino, esprimendo ai famigliari dello scienziato “il cordoglio mio personale e della Città di Torino”. Regge, ricorda ancora il primo cittadino, “aveva il dono dello sguardo scientifico che supera i confini del tempo presente, capace di un infinito cercare”.
Da Ansa.it